Il ministro Calderoli contro i calciatori: “Sono una casta di viziati!”
Duro attacco del ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, nei confronti dei calciatori, che sembra siano contrari a versare il contributo di solidaretà previsto dall’ultima manovra finanziara del Governo: “I calciatori fanno i capricci: non so se sia giusto o meno il contributo di solidarietà, ma se c’è qualcuno che dovrebbe pagarlo sono proprio i calciatori che rappresentano la casta dei viziati.”
“Se dovessero continuare –prosegue il ministro – a minacciare lo sciopero o ritorsioni, proporrò che come ai politici anche ai calciatori venga raddoppiata l’aliquota del contributo di solidarietà”. Frasi che hanno generato, come era inevitabile, un susseguirsi di risposte al veleno. Prime fra tutti, quelle del vice presidente dell’ Aic Leo Grosso: “E’ una stupidaggine dire che i giocatori sono viziati. I calciatori sono contribuenti che pagano le tasse e sono in regola. Ma se per contratto il compenso concordato è al netto, allora il contributo di solidarietà andrà pagato dalle società”. E’ la volta poi di Maurizio Beretta, presidente della Lega di A: “Credo che sia auspicabile un segnale di responsabilità da parte di chi ha consistenti privilegi. La posizione è molto chiara, viene richiesto un contributo straordinario a chi percepisce un reddito al di sopra di certe cifre. Dal punto di vista dell’interpretazione, il meccanismo è abbastanza chiaro e credo che stiamo travalicando il dato reale della situazione. Siamo in una fase complessa per il Paese e si chiede a coloro che hanno una condizione di maggior favore rispetto ad altri un contributo di solidarietà”.