Cavani: “Il San Paolo arma in più. Champions? Non ho paura di nessuno”
Edinson Cavani dopo aver alzato la Coppa America con l’Uruguay, non è sazio e vuole continuare a vincere con il Napoli. L’attaccante si è concesso ad una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
Ecco quanto riportato da SoccerMagazine.it:
“Dopo il successo ottenuto con la mia nazionale, sono diventato ancora più ambizioso, ho più voglia di vincere. Ho provato una sensazione unica nell’alzare la Coppa America ed ora le mie aspettative sono rivolte ad un qualcosa d’importante in campionato. Lo scorso anno abbiamo raggiunto il terzo posto vogliamo migliorarci, nonostante saremo impegnati anche in Champions League e in Coppa Italia”
Crede che il Napoli sia pronto per queste grandi sfide?
“Sono arrivati rinforzi importanti, presidente e allenatore hanno fatto una grande campagna acquisti, sono certo che faremo un ottimo campionato. Le aspettative sono tante e le sensazioni sono buone. Il Napoli dell’anno scorso ha caricato di entusiasmo i tifosi e con i nuovi acquisti l’euforia è cresciuta. Questo è importante, la gente ci spingerà. Con un tifo del genere, è impossibile non fare bene. La palla la spingono dentro i tifosi e io posso confermarlo. Scendere in campo al San Paolo è la cosa più bella che ci sia, la gente vuole vincere e anche noi”.
La scorsa stagione ha sfiorato il titolo di capocannoniere, non le sono bastate 26 reti per vincerlo: si sente pronto per dare battaglia a Di Natale?
“Certo,ma mi piacerebbe se fosse la squadra ad avere un grande rendimento. Quanto ho fatto lo scorso anno è il risultato del lavoro collettivo e sono convinto che anche stavolta potrò lottare per il titolo”.
Poi, Di Natale avrà un anno in più…
“C’entra poco l’età. Totò l’ha vinto due volte consecutive, il titolo, perché è un grande. Ma non sarà l’unico col quale dovrò combattere”.
Si riferisce al suo compagno di nazionale, Diego Forlan, per esempio?
“Esatto. Lui è un giocatore da grande squadra, si è sempre esaltato ovunque sia stato e si troverà ora a giocare con grandi campioni. Farà bene, è un grande attaccante. Non conosce il calcio italiano ma sorprenderà, vedrete, perché ha delle qualità indiscutibili”.
Quanto è stato importante, secondo lei, riconfermare Mazzarri per le ambizioni del Napoli?
“Direi tanto, anche perché con lui è rimasto il gruppo storico. Ho visto quanto ha fatto bene l’Uruguay: il percorso di Tabarez è stato lungo e alla fine i risultati sono arrivati, eccome. Dunque, aver garantito la continuità al progetto, a cui sta lavorando la società, è stato importante”.
Dzeko, Aguero, Nasri, se li ritroverà di fronte mercoledì, per l’esordio in Champions League, contro il Manchester City: da che parte sta, tra gli ottimisti o tra coloro che vedono il Napoli sconfitto?
“Io non ho paura di nessuno, perché contro i campioni del City ho giocato spesso al Mondiale e in Coppa America e in campo siamo sempre undici contro undici. Sono forti, certo, ma anche noi abbiamo la qualità necessaria per metterli in difficoltà. L’unica cosa che potrebbe mancarci è l’esperienza, molti di noi non hanno mai giocato in questa competizione. In questi casi, però, le motivazioni sono talmente forti da sopperire a qualsiasi mancanza”.
In conclusione, chi vincerà lo scudetto, Cavani?
“Non lo so, anche se le pretendenti restano sempre le stesse, ossia Milan, Inter ed anche la Juve s’è rinforzata. Per quanto il Napoli, se dovessimo lottare fino all’ultimo, così come abbiamo fatto nella passata stagione, allora potremmo anche iniziare a crederci. La riconferma dello staff tecnico è stata ancora più importante di quella del tridente offensivo”.