Roma, Garcia sogna lo scudetto: “Se la Juve fa un passo falso…”
Primo Natale in giallorosso per Rudi Garcia. Il tecnico -a Sky Sport- parla della sua Roma, la parola scudetto non fa più paura e diventa il sogno da coronare nel 2014:
“Lo scudetto? Certo che è tra i miei sogni – dice Garcia a Skysport –. Quando inizio una competizione, lo faccio sempre per vincere. Ma oltre il sogno c’è la realtà: quella dice che non è ancora l’anno per noi, ma se i favoriti non fanno il loro dovere bisogna essere pronti a prendere il loro posto. La Juventus, però, non molla”. Il 5 gennaio arriva il tanto atteso scontro diretto contro la Juve, mister Garcia ha consegnato a ciascun giocatore un programma con esercizi personalizzati e indicazioni sull’alimentazione: “I giocatori sanno che per me il riposo è importante, ma hanno un programma da seguire. Sapremo tutto di quel che avranno fatto, mi fido di loro. Sono intelligenti, sanno che quella sarà una bella partita da giocare e che per giocarla bene dovremo essere pronti sul piano fisico”. La Roma ha 41 punti e lo scorso anno sarebbe stata prima in classifica, a pari merito, con la Juve che adesso di punti ne ha ben 46, ecco perché secondo Garcia i bianconeri stanno facendo una stagione da record: “La Juventus sta facendo la stagione dei record. Anche la Roma sta facendo una stagione incredibile, abbiamo 41 punti e non abbiamo mai perso. In tutti gli anni passati saremmo stati primi, quest’anno la Juventus mostra ancora di avere esperienza e una rosa per fare due squadre dello stesso livello. È normale, quando un club è tanto famoso e gioca la Champions, avere una rosa simile. E non è neanche un discorso di cattiveria sotto porta: abbiamo avuto infortuni importanti in attacco come quelli di Totti e Gervinho. Senza loro, e senza Destro, normale che sul piano offensivo le cose non vadano bene. Togliendo Tevez, Llorente e Quagliarella, anche l’attacco della Juventus sarebbe meno forte”. Il 22 settembre, il giorno della vittoria contro la Lazio, ha segnato la svolta in casa Roma: “Penso sia stato importante, tutte le cose negative che ho trovato quando sono arrivato hanno avuto più forza dopo la coppa Italia persa. Quando ho visto il calendario e il derby alla quarta giornata, ho pensato che fosse il modo ideale per cancellare tutto quello che era successo”. In merito alla lotta contro il razzismo negli stadi e la conseguente chiusura delle curve, il tecnico dice: ““Non so se il razzismo si combatte con le curve chiuse. Per me il razzismo non può esistere. E dentro le squadre non esiste. Per noi non è importante il colore della pelle o la religione: quel che importa è essere un buon giocatore e giocare per la squadra”. Infine l’episodio che ha segnato il suo 2013: “Il fatto che Nelson Mandela non sia più con noi: lui è uno degli uomini più importanti che il mondo ha avuto. Ha fatto in modo che le cose fossero più uguali per tutti, è un esempio per il futuro. Ci ha dimostrato che le cose si possono cambiare in meglio”.