Soccermagazine, Emanuele Celeste a Romanews Web Radio: “Pellè punto di riferimento, Montolivo punto di domanda”

Emanuele Celeste, fondatore e direttore di Soccermagazine.it, è stato invitato ad intervenire nel corso del programma “Non rassegniamoci” di Radio Football Scouting. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni:

'Non rassegniamoci' su Romanews Web Radio
‘Non rassegniamoci’ su Romanews Web Radio
VERSO ROMA-SAMPDORIA“Dopo quello che abbiamo visto a Cagliari la Roma è costretta alla vittoria e penso che la sosta e la pausa di riflessione che ne è derivata abbiano aumentato le possibilità in questo senso. Finora la Sampdoria ha fatto molto bene, ma non dovrebbe venire a Roma con grandi pretese. Un rischio per i giallorossi potrebbe essere a centrocampo, dove con l’assenza di De Rossi le chiavi andranno in mano a Paredes, che spesso è risultato imperfetto nelle ultime uscite, e a Strootman che comunque non dovrebbe ancora essere al 100%. Da temere nella Samp ci sono sicuramente Muriel ed il solito Quagliarella che a dispetto della carta d’identità conserva sempre qualche colpo in canna”.
 
IL MOMENTO DI PAREDES“Considerando anche gli obiettivi che ha la squadra giallorossa forse sarebbe anche prematuro puntare già adesso su di lui, quindi in questo senso le premesse non sono ottime. Adesso con il ritorno di Strootman, poi con il futuro ritorno di De Rossi il centrocampo conoscerà forse un nuovo disegno; vedremo un po’ perché attualmente la mediana della Roma non convince più di tanto, forse è il reparto che tende a soffrire di più considerando che comunque in difesa ci sono altre giustificazioni tra l’assenza di Rudiger e quella di Mario Rui”.
 
BISOGNA ARRETRARE PEROTTI?“Però Perotti sta facendo molto bene in attacco, quindi privarsi di questa risorsa in avanti forse sarebbe un grande peccato. Io la vedo in questa maniera”.
 
IPOTESI DI CAMBIO MODULO E SITUAZIONE DI EL SHAARAWY“La difesa a 3 implica l’utilizzo di un modulo al quale bisogna sempre abituarsi prima di poterlo sfruttare nel migliore dei modi: l’abbiamo visto con il Napoli di Mazzarri, con la Juventus di Conte e anche con la Nazionale degli ultimi anni con Prandelli prima e Conte stesso poi. Per quanto concerne El Shaarawy stiamo parlando di un giocatore che aspetta sempre la consacrazione. Lui ha giocato poco non solo all’Europeo, ma anche all’ultima Confederations Cup che è stata l’unica competizione che ha disputato oltre a quella in Francia con la Nazionale; ridendo e scherzando sono già 4 anni che il “Faraone” gioca più o meno costantemente ad alti livelli. A Roma ha già lasciato intravedere più di qualcosa di buono, quindi sarebbe bello vederlo confermarsi finalmente sia in giallorosso sia in azzurro”.
 
IL RUOLO DI FLORENZI“Considerando proprio la questione tattica e la possibilità che presto Ventura possa anche tornare sui suoi passi, perché non sono convinto che possa continuare sempre col 3-5-2, un giocatore duttile come Florenzi diventa sicuramente ancora più imprescindibile. Lui forse non ama del tutto il ruolo di terzino, però si è rivelato più volte utile anche in quella posizione, quindi non credo sia un problema dove posizionare Florenzi, poi vedremo se magari in futuro posizionando anche più in avanti come esterno o addirittura come ala possa far denotare un rendimento diverso che possa quindi confermare un cambio di posizione definitivo, però per ora il fatto che lui può giocare anche come terzino risulta sicuramente un vantaggio non indifferente che può essere ancora tranquillamente sfruttato”.
 
L’AVVIO DELLA NAZIONALE DI VENTURA“Per ora abbiamo visto ancora poco di nuovo. Come presumibile l’Italia continua a soffrire certe partite e tende a complicarsi la vita contro avversari di rango non elevato come Israele. Pellè continua ad essere nel bene o nel male un punto di riferimento, mentre giocatori come Montolivo un punto di domanda. Elementi come Immobile possono tirare fuori il coniglio dal cilindro, ma hanno ancora bisogno di esplodere. Credo comunque che sia penalizzante fossilizzarsi solo su un modulo, anche perché, come abbiamo visto, si tratta di una scelta che può andare a discapito della qualità sacrificando giocatori estrosi come Insigne, Berardi ed El Shaarawy che sono sicuramente meritevoli della Nazionale. L’impressione è che Ventura voglia sì imitare Conte, ma non del tutto, sia per volontà sia per impossibilità, perché hanno due caratteri e stili diversi, però alla lunga con questa scelta potrebbe spersonalizzarsi. Per come è partita, comunque, questa Italia ricorda un po’ quella di Donadoni che arrancò appena dopo la vittoria del Mondiale con Lippi, tra l’altro proprio con una sconfitta contro la Francia per 3-1”.
 
Si è parlato anche di Balotelli durante l’intervento. Di seguito il video con l’audio completo:

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