Lazio, poker di rinnovi: Luis Alberto, Savic, Lulic e Immobile

Chiuso anche il mercato in uscita, e con nessun big che ha lasciato Formello nella sessione estiva, è tempo di pensare ai rinnovi in casa Lazio; Lotito e Tare sono pronti a blindare le loro punte di diamante a suon di milioni, mentre per capitan Lulic è pronto un contratto che lo legherebbe a vita alla società capitolina.

Ma andiamo con ordine: il primo rinnovo in vista è quello che riguarda Immobile; con l’attaccante napoletano e i suoi agenti il discorso rinnovo era già stato aperto durante il ritiro ad Auronzo di Cadore, dopo aver rifiutato le offerte provenienti da Milano, sponda rossonera. Per il numero 17 biancoceleste è pronto un contratto di 3.2 milioni di euro, più bonus legati alle realizzazioni, fino al 2023 (il contratto precedente era inferiore di un milione e aveva scadenza nel 2022); il bianco su nero è atteso dopo il ritorno di Ciro dagli impegni con la nazionale italiana contro Polonia e Portogallo.

Discorso simile anche per Milinkovic-Savic e Luis Alberto, entrambi cercati fino all’ultmo giorno di mercato rispettivamente da Milan e Siviglia. Se per il 10 andaluso si tratta di un ritocco all’ingaggio, poichè andrebbe a guadagnare 3 milioni a fronte dei 2.2 previsti dal rinnovo precedente, per il gigante serbo invece si attende un raddoppio dello stipendio rispetto agli 1.5 milioni che percepisce ora. La scadenza per i due tenori di casa Lazio con il nuovo contratto sarebbe prevista per Giugno 2023, stessa data prevista per quello di Immobile prima citato.

Infine capitolo Lulic, il capitano biancoceleste sembra intenzionato a rimanere alla Lazio a vita. Il bosniaco è infatti pronto a porre la firma che lo legherà a Formello fino al 2021, anno in cui compirà 35 anni e potrebbe cominciare a pensare ad un suo ruolo in società o come allenatore nel settore giovanile della Lazio, magari con il sogno di emulare il cammino del suo attuale tecnico Inzaghi. Quel che è certo è che l’eroe del 26 maggio non si vuole muovere da Roma ancora per molto, e per lui il discorso sentimentale è molto più forte di quello economico.