Calcio femminile, sold out all’Allianz Stadium per il big match
Solo poche ore separano il pubblico che segue il calcio femminile da un nuovo passo che di fatto sarà storia con lo scontro scudetto tra Juventus e Fiorentina che verrà giocato all’Allianz Stadium di fronte a oltre 40.000 spettatori.
Sì, avete letto bene. La scelta della società bianconera di far disputare questa gara all’interno dell’impianto di proprietà è stata vincente. Ottimi propellenti sono stati una sfida scudetto a tre giornate dal termine del torneo, un calendario favorevole che ha acuito la fame di calcio delle persone e la possibilità di sedere gratuitamente in uno degli impianti più moderni della nostra penisola.
Ogni previsione è stata abbondantemente superata ed è stato necessario aprire altri settori dello stadio originariamente tenuti fuori dalla disponibilità cosa che permetterà ai due club di superare lo storico record di presenze ad una gara nel nostro Paese legato alla gara di Uefa Women’s Cup tra Bardolino Verona e Francorte giocata al Bentegodi nella stagione 2007/08 davanti a 14000 persone.
Sarà la sfida tra le campionesse in carica con il loro blocco azzurro guidato da capitan Sara Gama e dalle donne copertina Cristiana Girelli e Barbara Bonansea contro le sfidanti più agguerrite capaci di battere due volte nell’ultimo anno le avversarie (di cui una in Supercoppa Italiana) con in campo Alia Guagni, Ilaria Mauro e Lana Clelland come giocatrici di spicco.
La Juventus, a questo punto della stagione, conta su 15 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta, ruolino quasi identico per le Viola, che hanno invece 2 sconfitte e 1 solo pareggio. Da qui il distacco di 1 punto in graduatoria. Curiosità ulteriore: si affronteranno le due migliori difese (6 reti subite per la Juventus, 9 per la Fiorentina) nonché i due migliori attacchi (62 reti realizzate per la Fiorentina, 53 per la Juventus) del campionato.
Di tutti questi dati quello del botteghino pur stupefacente non basta però a spiegare l’importanza di questa gara per un movimento che, nonostante in queste ultime stagioni abbia fatto importantissimi passi in avanti, non è ancora visto bene dai “tradizionalisti” del pallone.
La rotta però è tracciata e tutto quello che avverrà domenica sarà realmente significativo per quanti amano questo sport in modo serio solo sostenendo le due rose che scenderanno in campo a prescindere dal colore della maglia e dal risultato finale per sostenere quella che di fatto è una battaglia di civiltà per tutti quanti