E’ successo in Serie A, 18a giornata
Pioggia e gelo, sorprese e cadute. Succede tanto ma non troppo in questa 18.a giornata di Serie A.Che si apre tra diluvio e acqua in quel di Catania, dove la Roma rischia di rimanere impantanata prima che l’arbitro, giustamente, sospendesse la gara. Luis Enrique, sotto sotto, non rimarrà deluso: la Lupa ha rischiato tanto. Adesso, ripartirà dall’1-1 di metà secondo tempo. L’antipasto domenicale lo serve la Lazio, che fredda l’Atalanta e torna a sorridere dopo un periodo non certo dorato (2-0): l’Aquila torna in volo, sperando di continuarlo. Chissà però cosa avrà pensato mister Reja, quando Hernanes ha lasciato zoppicante il campo (salterà l’Inter) dopo sì un gol, ma anche un’esultanza acrobatica quanto rischiosa. Rischi fondati, visto il danno.
A proposito di allenatori, sorge il dubbio sulla bontà degli esoneri: Mutti e il suo Palermo continuano il viaggio in un nero tunnel. Per adesso, privo di vie d’uscita: a Verona il Chievo si impone 1-0. Stessa zuppa a Firenze, dove la pioggia, a differenza di Catania, è fatta di fischi e insulti, sul finire di una gara tanto brutta da sembrare finta, per la Fiorentina. Vince il Lecce di Cosmi (1-0): la cura dell’allenatore romano incomincia a fare effetto. Tanto quanto quella di Donadoni, che a Parma arriva e subito vince, contro il Siena (3-1), esaltato dalla stella di Giovinco, fautore di gol e assist. C’è da immaginarsi il rimpianto juventino, vedendolo all’opera. Altro campione “di provincia” è Adrian Mutu, che quando decide di far la differenza, ci riesce eccome. Due gol e un terzo mancato per un dolore di troppo dopo un rigore (il secondo) guadagnato. E a Cesena gongolano: 3-1 contro un Novara allo sbando. A poco, per i lombardi, è servito il mercato, se i nuovi (vedi Rinaudo, semplicemente disastroso) incidono subito, ma al contrario. Gol e spettacolo anche a Genova, dove l’Udinese soccombe al Genoa dopo una partita rocambolesca: vantaggio da una parte, rimonta dall’altra e brividi finali da quest’ultimo lato, dopo che i friulani firmavano il 3-2 che però rimane tale e quale. Lassù in alta classifica, pare si soffra di vertigini. Perchè come l’Udinese (e in serata il Milan) a rimaner vittima d’uno sgambetto è pure la Juventus, che allo “Stadium” sbaglia tanto e si rammarica molto, perchè alla fine il Cagliari porta a casa un punto che poco si aspettava alla vigilia. A rubare la scena, in questo weekend calcistico, è però il Derby di Milano. Se lo aggiudica l’Inter. Ranieri indovina uomini e formazione, Allegri fa l’esatto opposto. In più, a complicare la serata del Milan ci pensa Abate, che apre a Milito le porte di Milano, sponda rossonera, inviolata da due precisi anni. Sotto la Madonnina, a far festa sono i nerazzurri. Chi inneggia alla suspance è accontentato: il campionato si riapre e si arricchisce di pretendenti.