A tutta tattica – L’ennesima nuova Inter
Nuovo cambio di allenatori nella stagione che sancisce il ritorno dell’Inter alla vecchie abitudini. Sembra proprio che i nerazzurri siano tornati in quella dimensione del “non vincete mai” che li ha tenuti in scacco dal 1989 al 2005, con in mezzo solo la Coppa Uefa vinta con Ronaldo. Tanti insuccessi a fronte dei miliardi (e poi milioni) spesi da Massimo Moratti.
Il nuovo allenatore è Stramaccioni, 36 anni, della scuola “spallettiana”. Era allenatore di una delle squadre giovanili dei giallorossi proprio negli anni in cui Luciano Spalletti dava spettacolo con la prima squadra. Infatti, alcune caratteristiche di gioco sono state riprese dal giovane allenatore romano.
Domenica StraMou (come ribattezzato) ha vestito la sua prima Inter con un 4-3-3. l’idea è trovare un modulo il più adatto possibile le caratteristiche dei giocatori. Anche se alcuni hanno dovuto giocare fuoriruolo (vedi Forlan molto defilato a sinistra).
Davanti alla classica line a quattro, i tre nella mediana si sono alternati nelle posizioni, soprattutto in fase d’attacco, quando a turno uno di loro doveva inserirsi in area prendere in controtempo i difensori: il modello è il Perrotta di Spalletti.
Davanti Milito ha fatto il suo dovere, a testimonianza del fatto che, se assistito bene, rimane un giocatore molto decisivo. Ai suoi lati, sebbene con alcune difficoltà, Forlan e Zarate hanno ben figurato. In particolare quest’ultimo ha mostrato le solite difficoltà a trovare la posizione in campo voluta dall’allenatore; tende sempre d accentrarsi, beccandosi i rimproveri dalla panchina. Se riuscisse a maturare potrebbe diventare un ottimo giocatore, così, tranne alcune giocate, rimane un giocatore poco utile.
Il futuro dell’Inter è un’incognita. Per ora la cosa migliore è cercare di arrivare il più in alto possibile in questa stagione. L’anno prossimo servirà una rifondazione, prima ancora che nei giocatori, in società. Speriamo che il potenziale di questo club non venga depauperato.