Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri della 32a giornata
Ultimo turno infrasettimanale di questa entusiasmante stagione. E per festeggiare la fine dei mercoledì di campionato i portieri hanno sfoderato prestazioni di ottimo livello. Come al solito non sempre sono bastate per portare la vittoria della propria squadra, ma anche in quel caso alcuni numeri uno hanno comunque fatto la differenza. La 32a giornata è stata decisiva per rimescolare (per l’ennesima volta) le ultime posizioni della classifica e per molti portieri da ora in poi la responsabilità sarà ancora più grande. L’onore e l’onere di difendere la porta della Serie A è questo: giocarsi tutto in pochissime partite.
I voti della Gazzetta dello Sport lasciano pochi dubbi: con diciotto portieri su venti sufficienti (voti tra il 6 ed il 7,5) la 32a giornata è iperpositiva. I due insufficienti hanno invece ricevuto 4 e 5. Una delle migliori giornate di tutta la stagione, con una media-voto per ruolo di notevole rispetto.
I migliori:
Perfetto per 80 minuti viene beffato da una punizione di Del Piero. Ma nonostante questo è Federico Marchetti il migliore della 32a giornata. Nel primo tempo è assoluto protagonista della partita con almeno tre paratissime che negano goal quasi già fatti alla Juventus. La prima la compie su una delle prime incursioni di Pepe, che calcia a botta sicura in area di rigore a pochi metri dalla porta. Marchetti copre bene lo spazio e con rapido movimento di braccia arpiona la palla. Lo juventino poco dopo lo batterà senza possibilità di intervenire. Passano pochi minuti e per poco il biancoceleste non viene beffato da un tiro da più di sessanta (!) metri di Vidal su cui si deve superare in un perfetto esempio di parata su tiri dalla lunga distanza. Magistrali passi all’indietro senza togliere gli occhi dalla palla, ottima scelta di tempo nell’intervento preciso con la mano che va ad alzare sopra la traversa. Ma è poco dopo che Marchetti compie la parata più bella: Quagliarella si gira in area e calcia all’improvviso sul secondo palo, il numero uno laziale è bravissimo nel posizionarsi e a respingere con il palmo della mano di richiamo. Intervento molto difficile per velocità e perchè non vede subito il pallone. Il primo tempo si conclude qui. La ripresa è meno impegnativa ma anche più amara. Prima para un destro rasoterra di Del Piero sul primo palo, che poi lo beffa inventandosi una punizione sul secondo palo. Anche dopo i replay sembra più un’intuizione del capitano bianconero rispetto ad un errore grave di Marchetti, comunque sorpreso. Il numero uno della Lazio non ha mai nascosto il desiderio di tornare in nazionale dopo i Mondiali 2010 e la prestazione di Torino, di fronte di Gigi Buffon ha mostrato come Marchetti possa ambire seriamente ad un posto nei 23 di Prandelli.
Un’altra, ennesima, grandissima prestazione di Jean Francois Gillet. La vittoria contro il Cagliari è anche merito suo e gli vale il secondo posto in classifica. I sardi non sono molto presenti in attacco ma quelle poche volte che si fanno vivi trovano il portiere belga attento e pronto alla gran parata. L’episodio che probabilmente fa svoltare la partita avviene a ripresa inoltrata. Larrivey passa in mezzo per Conti, solo al limite dell’area calcia forte sotto la traversa senza però aver fatto i conti con uno strepitoso Gillet abilissimo a neutralizzare la conclusione con tuffo dei suoi. Il bolognese è posizionato sulla riga dell’area piccola, ciò gli consente di chiudere meglio lo specchio e rendersi pronto ad un gesto atletico dei suoi, con un’agilità incredibile si alza in aria e devia il pallone con la mano sinistra. La parata diventa ancora più importante perchè dopo pochi minuti Diamanti porta il vantaggio il Bologna. C’è tempo anche per negare il pareggio al Cagliari: Cossu buca la difesa di casa e solo contro Gillet calcia di controbalzo costringendo il belga ad un riflesso rapido e preciso con cui para il tiro al centrocampista sardo. Il portiere del Bologna si sta dimostrando uno dei migliori di questo campionato, ed il suo rendimento (sopratutto in casa) lo dimostra alla grande.
Terzo posto per Samir Handanovic, bombardato per quasi novanta minuti dalla Roma. L’Udinese torna a casa con le ossa rotte dai tre goal subiti ma il portiere è il migliore dei suoi e salva la squadra da un punteggio che poteva diventare tennistico. Non solo Handanovic è incolpevole nei goal subiti ma dimostra di saper mantenere un ottimo stato di forma psicofisica anche in una partita senza respiro, senza il solito apporto della difesa. Le occasioni in cui ferma gli attacchi giallorossi sono tantissime e si fa apprezzare in ogni aspetto del ruolo. Stoppa Lamela due volte, poi Osvaldo, Totti e Marquinho. Praticamente il meglio della Roma. E non è facile ben comportarsi quando questi giocatori sono in giornata. Oramai Handanovic è un portiere di primissimo livello, destinato a difendere porte di grandissime squadre. Dove spera di faticare meno.
I peggiori:
Che brutto periodo per Morgan De Sanctis! Da alcune partite sembra proprio un altro giocatore. Anche contro l’Atalanta ha lasciato intravedere qualche crepa nel suo granitico rendimento. Appare stanco e meno puntuale del solito, come se avesse esaurito l’energia psicofisica di alto livello. Deve dare l’esempio alla squadra e, col pugnale tra i denti, lottare per il terzo posto nelle prossime sei partite.
Juan Pablo Carrizo ci ricasca ed è di nuovo l’uomo in meno del Catania. Sul finire di una prestazione non esaltante si fa pure cacciare dal campo costringendo Lodi (!) a indossare maglietta e guantoni e difendere la porta. Un comportamento da irresponsabili e non da professionista serio. La carriera di Carrizo sembra sempre pronta a decollare ed ogni volta qualche intoppo interrompe ogni sogno di gloria.