Miccoli non si nasconde: “La Juve mi ha mandato via, il Benfica mi ha preso: facile capire dove sta il cuore”
Benfica-Juventus è anche la partita di Fabrizio Miccoli, colui che ha potuto indossare la maglia dei club che si sfideranno stasera.

“Sono molto legato a Lisbona e al Benfica: ricordo volentieri quell’esperienza – ha dichiarato Miccoli al Corriere dello Sport – Ho giocato la Champions, segnando diversi gol, e vinto una Supercoppa. Instaurai sin dal primo momento un bellissimo rapporto con i tifosi. Della Juve non ho gli stessi ricordi. La Juve mi ha mandato via, il Benfica mi ha preso: facile capire dove sta il cuore. Sono sempre stato sincero e nemmeno stavolta ho problemi a dire quello che penso: non ci fosse stato il Benfica, nonostante i tifosi bianconeri mi odino, avrei tifato Juve perché è una squadra italiana, la più forte. Il Benfica, però, è speciale”.
Miccoli ha infine espresso qualche considerazione sul match di stasera: “Non penso che i festeggiamenti per il titolo possano aver lasciato tracce: il Benfica, come la Juventus, è una squadra abituata a vincere, perciò sa voltare pagina e concentrarsi subito su un nuovo impegno. Tutte e due le sfidanti sognano la Coppa, tutte e due hanno i mezzi per farcela. A mio giudizio questa sfida vale una finale: penso che la vincente porterà a casa al coppa. Siviglia e Valencia sono ottime squadre ma stanno un gradino sotto”.