Palermo nella bufera: Miccoli indagato dalla Procura
L’amara stagione del Palermo non sembra terminare con la retrocessione in Serie B, i siciliani dopo aver salutato il massimo campionato domenica scorsa, ora si trovano – loro malgrado – a dover fronteggiare un’altra spinosa questione. Il loro leader, Fabrizio Miccoli sarebbe indagato dalla Procura, con l’accusa di “accesso abusivo a un sistema informatico in concorso con il titolare di un centro Tim”.

Questo riporta l’edizione odierna de “La Repubblica”. La ricostruzione dei fatti: il capitano rosanero avrebbe chiesto al titolare del centro Tim quattro telefonini puliti, il commerciante glieli avrebbe forniti, intestando le schede ad altri suoi clienti.
Una delle sim sembrerebbe essere nelle mani di Mauro Lauricella “Scintilluni”, amico del calciatore e figlio del boss della Kalsa arrestato nel 2011. Secondo la Dia, il sospetto è che, attraverso l’utilizzo della suddetta scheda, Lauricella potesse tenersi in contatto col padre latitante. Il reato commesso, se accertato e confermato, prevedrebbe una condanna sino a tre anni di reclusione.