A tutta tattica – Fiorentina, l’anno è quello giusto?
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Ogni squadra compie nel corso di tre, quattro, cinque anni, un ciclo. Si imposta un progetto tecnico, si cerca un valido direttore sportivo, un buon allenatore e i giocatori giusti.
Tutto questo però può non bastare. Serve soprattutto l’impegno attivo e diretto della proprietà. Se il presidente si disinteressa delle sorti del suo club, difficilmente questo è destinato a raccogliere successi.
Proprio i tifosi della Fiorentina hanno dovuto sperimentare sulla propria pelle il parziale “abbandono” dei Della Valle, che avevano allentato negli anni scorsi la loro diretta gestione del club dopo non esser riusciti ad ottenere il via libera per la costruzione della “cittadella dello sport” a Firenze.
Dopo aver toccato il fondo con la rissa in diretta tv tra Delio Rossi e Ljajic, la Fiore quest’anno si è rilanciata: Ds nuovo (Daniele Pradè), allenatore nuovo, giovane e promettente (Montella), giocatori nuovi, con ottimo curriculum e in cerca di rilancio (Pizarro, Aquilani, Borja Valero, Toni…).
Montella è una bella promessa del nostro campionato. Lo scorso anno ha fatto molto bene a Catania, ora ha preso un progetto di squadra in forte rilancio e le premesse per far bene ci sono tutte, Anche l’ambiente, con molti ex giallorossi come lui, può aiutarlo a creare un nucleo solido su cui costruire una squadra solida.
Tattica. Scelta nuova del tecnico campano per questa stagione; se a Catania lo spettacolo era assicurato dal 4-3-3, a Firenze Montella ha deciso di “seguire la moda”; difesa a tre, 5 centrocampisti di cui uno, Pizarro, messo a fare il metronomo e due attaccanti, uno dei quali, Jovetic, è la stella indiscussa della squadra. Una formazione che ricorda molto la nuova Juve di Conte, ma non solo. La stessa Lazio di Petkovic schiera molti centrocampisti pronti alle sortite in area avversaria. In fondo tutte le squadre cercano la profondità e l’inserimento, ognuno poi arriva al risultato in maniera diversa, ma senza allontanarsi troppo dal modello base; e tutti i sistemi di gioco attuali in qualche modo sono “figli” degli schemi spallettiani, ma questa è un’altra storia.
Cuadrado, Borja Valero, Jovetic sono i più pericolosi giocatori che la Fiorentina stasera schiererà contro la Juve. Certo, i bianconeri partono comunque favoriti; la prova di forza che hanno dato nelle ultime gare è impressionante. Ma nel calcio, come sappiamo, i risultati son figli di una miriade di fattori; la rivalità molto accesa può fare molto, persino colmare gap tecnici sulla carta troppo grandi. E poi, se tutti i risultati fossero certi già in partenza, che gusto ci sarebbe a a guardare queste belle partite.