Giovinco a Tuttosport: “Voglio essere antipatico. Non sarà una partita decisiva. Con il Napoli mai nessuna trattativa”

Sebastian Giovinco ha rilasciato in esclusiva un’intervista a Tuttosport, in attesa della super-sfida tra Juventus e Napoli; ecco quanto evidenziato da noi:

VOGLIO ESSERE ANTIPATICO – “Le polemiche col Napoli? Ci stanno, fanno parte del gioco. È ovvio essere antipatici agli altri quando cominci a vincere;  a quel punto è quasi naturale che ogni cosa venga ingigantita o strumentalizzata. Sinceramente me l’aspettavo e devo confessarvi che la cosa non mi preoccupa granché. Io spero di essere antipatico ancora per una decina di anni, poi mi ritiro.
Cosa ne penso di Pechino? Ero talmente felice di aver vinto che neanche me n’ero accorto che non si erano presentati; per me quel che conta è vincere e la cosa più bella è stata il poter alzare un trofeo”.

SOGNO E ISPIRAZIONE – “Maradona mi faceva sognare; davanti ai suoi numeri sono cresciuto e mi sono arricchito di cultura calcistica, ma non mi sono ispirato a lui. Se devo pensare ad un calciatore a cui mi sono ispirato, penso a Nedved.
Una partita senza ’10’? È vero, ma il calcio di oggi non è più quello di anni fa.

COMPLIMENTI E CONVINZIONE – “La partita di domani non sarà affatto decisiva, è troppo presto. Questa Juve come quella di Capello nel 2004-05? Può darsi, speriamo di ammazzare il campionato come fecero loro, ma riparliamone alla fine, quando si faranno i conti definitivi.
Il Napoli è una grande squadra ma non ci fa paura. Cavani è forte come i grandissimi d’Europa. Attaccante moderno, all’altezza di Radamel Falcao che magari esalta di più perché gioca nella Liga.
Una trattativa per finire a Napoli? No, non credo. Magari c’è stato qualche interessamento da parte loro, e questo fa piacere, ma di certo non c’è mai stata alcuna trattativa. L’ambiente napoletano è tanto diverso da quello torinese; non ho mai pensato di poter vestire la maglia azzurra”.