La “Spending Review” arriva anche in Federcalcio
Dopo anni di immobilismo su questo fronte, la FIGC approva il nuovo statuto, con il fondamentale apporto di Giulio Napolitano, figlio del Presidente della Repubblica.
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Scelto come commissario ad acta, è riuscito a far convergere le posizioni contrastanti sulla riduzione delle poltrone imposta dal Coni: passando da 27 a 20 bisognava capire chi “tagliare”.
Tutte le leghe, dalla A alla Lega Pro, spingevano per far fuori completamente l’associazione degli arbitri, ma Napolitano, grazie al Regolamento Fifa, ha concluso che il presidente del Comitato degli Arbitri è membro di diritto e non va conteggiato ai fini del numero di consiglieri, passando così da 20 a 21 membri.
Oltre ai tagli imposti (i fondi statali sono diminuiti di sedici milioni di euro nel 2012), si è decisa l’abolizione del diritto di veto, che a detta di molti, ha impedito sino ad oggi le grandi le grandi riforme.
Tutti (in particolare il Coni) si aspettano che ora si possano affrontare con più serenità temi come la riforma dei campionati, su cui si è fatto un gran parlare per riduzione delle squadre ed eventuale blocco delle retrocessioni dalla Serie A, e riforma dei contratti con l’Assocalciatori.