Gilardino dalla rinascita alla nuova crisi
Alberto Gilardino è arrivato a Bologna in estate dopo la sfortunata esperienza al Genoa.

Per l’attaccante di Biella l’approdo nella città delle due torri è sicuramente una delle ultime chance per la sua carriera.
L’avventura bolognese non era partita male, anzi nelle prime cinque partite Gilardino ha portato a referto cinque goal e un assist, riconquistando addirittura la maglia azzurra.
Con Bologna sembrava amore a prima vista, le due parti si erano subito trovate e l’attaccante azzurro aveva espresso tutta la sua felicità per essere approdato in una piazza che dava le stesse sensazioni degli inizi di carriera.
Dopo questo inizio scoppiettante dell’attaccante che non era però coinciso con un ottimo momento della squadra è caduto di nuovo l’oblio.
Gilardino nonostante delle discrete prestazioni ha smarrito la via del goal e dopo la doppietta del 30 settembre contro il Catania, l’ultimo goal targato Gila è arrivato il 18 novembre contro il Palermo.
Da quel momento in poi le prestazioni dell’attaccante biellese sono state sempre più deficitarie e l’assenza dal goal pesa non poco sulla tranquillità mentale dell’ex campione del mondo.
Anche l’inserimento nella formazione titolare di Gabbiadini che avrebbe dovuto fornire una spalla ideale per Gilardino non ha sortito effetti, nonostante la squadra abbia vissuto un buono stato di forma.
Il Bologna punta molto su Gilardino come terminale offensivo e la salvezza passa sicuramente dai suoi goal, Pioli ha dichiarato dopo la sconfitta contro il Parma che: “tutto l’ambiente ha molto stima di Gilardino e che sarà un giocatore determinante per il cammino della squadra”.
Se Gila vuole, come dichiarato: ” Cucirsi questa maglia a vita”, dovrà sicuramente ritrovare la via del goal e tornare ai livelli di inizio campionato, altrimenti il riscatto previsto dal prestito potrebbe non realizzarsi.