Bonucci: “Balotelli non è adatto alla Juve. Il 5 Maggio 2002 festeggiai tutto il giorno”
Ospite della trasmissione di Sky Sport “Mondo Gol”, il difensore della Juventus e della nazionale Leonardo Bonucci, si è soffermato su diversi argomenti, dal suo ruolo in campo al compagno in azzurro Balotelli.

Leo, hai contribuito in maniera importante alla moda della difesa a tre col regista basso…
“Credo che i meriti siano soprattutto del mister, visto che ha saputo sfruttare al meglio le mie caratteristiche e quelle della squadra, con il 3-5-2 che ci permette di creare occasioni ed essere aggressivi”.
Sei sempre stato un difensore?
“No, inizialmente ero un centrocampista, sono stato arretrato in difesa a 18 anni dal mister Carlo Perrone, ai tempi delle giovanili nella Viterbese”.
A quale giocatore ti ispiri?
“Ci sono diversi giocatori, ma senza dubbio il mio modello è da sempre Alessandro Nesta, ma sono ancora lontano da quei livelli”.
Ti affascinerebbe un’esperienza all’estero? In quale squadra in particolare?
“Seguo molto la Premier, mi affascina la storia del Manchester United, un giorno magari potrei provare un’esperienza in Inghilterra, ma ora sto benissimo alla Juve”.
Come vedresti Balotelli in bianconero?
“Non credo sia possibile un suo approdo alla Juve, soprattutto per caratteristiche caratteriali”.
Hai delle partite preferite?
“Sicuramente Udinese-Juventus del 5 maggio 2002. Io, tifoso della Juve, ero davanti ad una tv a vedere quella partita, mio padre e mio fratello, tifosi dell’Inter, vedevano Lazio-Inter in un’altra tv. Fu una grande soddisfazione, festeggiai tutto il giorno per le piazze di Viterbo. Poi sicuramente Cagliari-Juventus dello scorso anno, con la vittoria dello scudetto, i festeggiamenti, emozioni incredibili”.
Hai sempre detto di esser grato all’Inter, è vero?
“Questo è vero, ringrazierò sempre Moratti ed Ausilio perchè mi hanno dato la possibilità di entrare nel calcio che conta”.
Chi è l’anti-juve? Temi di perdere lo scudetto?
“Non ho assolutamente paura, ma rispetto per le avversarie. Lazio e Napoli sono le antagoniste più accreditate, hanno un assetto tattico perfetto ed hanno saputo tenere il passo ed approfittare quando abbiamo frenato, ma noi vogliamo confermarci”.