Lazio-Juventus 2-1: le pagelle dei bianconeri

Storari 6: mai chiamato in causa nel corso dei 90 minuti, su entrambi i goal laziali non può nulla.
Peluso 5: la prestazione sarebbe da sufficienza piena ma l’errore commesso perdendo Gonzalez in occasione del primo vantaggio biancoceleste è imperdonabile.
Bonucci 6.5: sicuramente il migliore dei suoi in difesa, partita molto precisa da parte del centrale juventino.
Barzagli 6-: un periodo un pochino più difficile del campione bianconero, disputa una gara abbastanza sufficiente ma sbaglia un paio di passaggi che azionano il contropiede laziale.
Padoin 5: chi l’ha visto? La sensazione è che la Juventus debba agire sul mercato per trovare un degno sostituto di Asamoah, mai uno spunto, zero cross. (Pirlo 6+: viene chiamato poco in causa ma regala 2-3 lanci dei suoi.)
Giaccherini 5.5: si impegna e mette in difficoltà i giocatori biancocelesti ma quando è il momento di concretizzare non concretizza mai. Macchinoso. (Quagliarella s.v.)
Marrone 6+: prova incoraggiante del regista bianconero, tanta sostanza e qualche lancio di qualità. (Marchisio 5: ha sui suoi piedi il match ball ma spedisce clamorosamente fuori.)
Vidal 6.5: una gara di grande sostanza quella del cileno. Quando la partita sembrava finita, timbra il cartellino come solo i veri campioni sanno fare. Peccato per lui che il suo goal si rivelerà inutile.
Isla 4.5: nulla da fare, sembra il cugino del giocatore che faceva strabuzzare gli occhi ad Udine. Mai un cross dentro l’area, mai pericoloso. Lichtsteiner cercasi!
Giovinco 4.5: partita discreta, ma l’occasione che fallisce per il possibile 2-2 è imperdonabile. È questo il vero limite della Juventus, gli attaccanti non segnano.
Vucinic 5: vale lo stesso discorso di Giovinco, le punte bianconere non segnano e ne risente tutta la squadra. Il montenegrino nel primo tempo parte con il piglio giusto, rincorrendo gli avversari pure nella propria metàcampo ma poi si spegne.