Sottotraccia – Tutto il calciomercato giorno per giorno: mercato chiuso, diamo i voti alla nuova Serie A

Anche per quest’anno, la finestra di calciomercato invernale s’è puntualmente chiusa alle 19.00 del 31 Gennaio.
Anche per quest’anno, tante le sorprese, le notizie, gli affari fatti e quelli sfumati, le trattative lampo o le telenovele  infinite che non si sono più concluse.

Fonte immagine: Илья Хохлов - Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов – Football.ua

 
Il calciomercato va comunque in vacanza, almeno per i prossimi mesi quando poi, con l’inizio della primavera si tornerà a lavorare nell’ombra alla ricerca del colpo migliore.

 

In attesa che il campo, giudice supremo, dica la sua in questa seconda parte di stagione, ci divertiamo a dare i voti ai colpi di questo calciomercato, ai giocatori arrivati e a quelli andati via, ma soprattutto alle società che, chi più e chi meno, alacremente hanno lavorato per tutto il mese di Gennaio.
Siete d’accordo con noi?

 

 

 

 

 

ATALANTA 6,5 – Come al solito, dove c’è Pierpaolo Marino si fa grande mercato: i bergamaschi sono stati artefici di una grande sessione invernale, equilibrata nelle scelte e finalizzata a non indebolire ma anzi rinforzare la rosa.
Contini, Scaloni, Canini e Del Grosso sono ottimi innesti, utili anche a rimpiazzare il partente Peluso; Budan e Brienza daranno una mano all’attacco. Magistrale il modo in cui è stato venduto Schelotto, sempre alle proprie condizioni.

 

BOLOGNA 6 – Nulla di eclatante, ma la rosa non è stata indebolita. Naldo e Moscardelli possono tornare utili, si dovrà chiarire però l’equivoco relativo a Portanova. I punti fermi, comunque, son rimasti.

 

CAGLIARI 7 – Come sempre, Cellino l’ha vinta: né Astori, né Nainggolan, né Pinilla hanno lasciato la Sardegna, nonostante le numerose e esose offerte. Cabrera è tutto da scoprire ma può essere il giusto dopo-Nainggolan se il belga dovesse partire, come sembra, la prossima estate.

 

CATANIA 7 – Discorso simile a quello del Cagliari: Pulvirenti e Gasparin avevano promesso di non lasciar partire alcun big, e cosi è stato. Anzi, sono arrivati Cani e Gyoember, scommesse per la prossima stagione.
Per Lodi, Almiron e Bergessio se ne riparlerà a fine stagione, nel frattempo la stagione già strepitosa degli etnei può continuare.

 

CHIEVO 6,5 – È vero, sono partiti punti fermi come Moscardelli e soprattutto Sorrentino, ma gli arrivi di Ujkani, Seymour, Samprisi e Hauche sono ottimi colpi.
Acerbi è la scommessa che la difesa dovrà vincere, l’acquisto della metà di Paloschi poi un colpo da maestri, per presente e futuro.

 

FIORENTINA 7,5 – Mattatore in estate e pure d’inverno, Pradè si conferma il migliore Ds di questa stagione.
Wolski è un futuro campione, Compper un elemento che darà una grande mano, Sissoko l’alternativa di livello internazionale ad un centrocampo già fortissimo.
Se Giuseppe Rossi tornasse quello che era prima dell’infortunio, questa Fiorentina può volare ancora di più.

 

GENOA 6,5 – Rivoluzione, la solita, targata Preziosi. Tutte le entrate sono finalizzate al mantenimento della categoria e in effetti gli innesti di Manfredini, Rigoni, Cassani, Matuzalem, Floro Flores e Portanova possono portare solo benefici al Grifone.
Peccato per la cessione di Merkel, ma ci può stare in una sessione che regala ai rossoblu un po’ di speranze in più.

 

INTER 6,5 – Se guardassimo soltanto alla casella ‘Acquisti’ non potremmo non essere soddisfatti: dopo Rocchi, è arrivato Kuzmanovic, ottimo elemento per la mediana, Carrizo, pronto a fare il vice-Handanovic, e pure Schelotto che, appena tornerà ai suoi standards, non potrà che fare bene. Kovacic è la ciliegina sulla torta, un ’94 potenziale fenomeno strappato alla concorrenza di mezza Europa.
Peccato che alla casella ‘Cessioni’ si leggano i nomi di Sneijder, svenduto per 7,5 milioni in Turchia e Coutinho, prima base per il futuro poi elemento di troppo in casa nerazzurra.
La rosa ha comunque mantenuto il suo livello.

 

JUVENTUS 5,5 – Se in Campionato i bianconeri possono non avere rivali, in questa finestra invernale hanno invece fallito ogni obiettivo.
Premessa: la squadra più forte del torneo avrebbe poco da fare a Gennaio sul mercato, ma Marotta non è riuscito a fare neanche quel poco. L’obiettivo Top Player, ormai seguito da diversi mesi, è sfumato su ogni fronte: Drogba è finito da Sneijder, su Lisandro Lopez è mancata la necessaria convinzione, e alla fine Marotta ha dovuto pure mandar giù i no di Bologna e Genoa per Gabbiadini e Immobile.
Vero che ormai è sicuro il prossimo arrivo di Llorente in estate, ma qualcosa si poteva fare.
No, quel qualcosa non è Anelka, ex giocatore da più di sei mesi fermo ai box e arrivato non si sa con quali intenzioni.
Aspettiamo il campo che può ancora smentirci.

 

LAZIO 5 – Lotito non si smentisce ma stavolta lui e Tare non possono festeggiare il colpo in extremis come fatto per Candreva dodici mesi or sono.
Pereirinha è l’unico colpo messo a segno, che fa da contraltare alle cessioni di Scaloni, Matuzalem, Carrizo, Rocchi e Sculli.
L’insufficienza nasce dalla cattivissima gestione di Zarate, ancora oggi ‘prigioniero’ a Roma e alla cattiva riuscita dell’affare Anderson: non sempre ti va bene, e un colpo come quello del brasiliano che avrebbe potuto essere la ciliegina di questa stagione si trasformerà in quasi impossibile quando la prossima estate mezza Europa metterà gli occhi su di lui.

 

MILAN 7,5 – Il colpo che fa saltare tutti dalle sedie in questo inverno lo fa Adriano Galliani, e non è mica la prima volta.
Il ritorno di Mario Balotelli ha aperto le danze di mercato degli ultimi giorni, scatenato la voglia di fare mercato dei cugini dell’Inter, e portato aria di grande entusiasmo negli ambienti rossoneri.
Dentro e fuori dal campo, SuperMario è un TopPlayer tornato in patria, pronto a vestire la maglia di cui si dichiara tifoso da sempre.
Il voto alto però non viene solo da Balotelli: Zaccardo è un innesto che darà assoluta sicurezza e rendimento alla difesa, i colpi Saponara e Salamon sono da vecchio lupo navigato che intravede possibili campioni anche nella nebbia.
In attesa che diventino tali, Milanello si consola con SuperMario.

 

NAPOLI 7 – Mirato come sempre, fruttuoso come poche volte. Il Napoli aveva dei chiari intenti ed è riuscito a seguirli tutti.
Sarà stato l’entusiasmo per la posizione di classifica, ma Bigon e De Laurentiis hanno ceduto giocatori in esubero o comunque al termine della loro esperienza, e hanno portato dentro pedine di livello per continuare a veleggiare ai piani alti.
Armero può chiudere la ricerca annosa di un terzino mancino di livello, Rolando è un vero Top Player per una difesa che ne aveva davvero bisogno.
Calaiò potrà far rifiatare un po’ Cavani quando ne avrà bisogno, e il giovane Radosevic è la scommessa da valutare nei prossimi mesi.
Aronica e Dossena hanno invece chiuso la loro storia azzurra, cosi come Fernandez, forse ceduto con troppa fretta; il prestito di Uvini può essere una opportunità importante per il brasiliano.

 

PALERMO 6,5 – Come per Preziosi, lo spettro della Serie B ha infiammato i fantasmi anche dentro Maurizio Zamparini: tantissime le operazioni portate a termine, con l’aiuto di Lo Monaco che, da esperto conoscitore di fatti sudamericani, ha contribuito ad allargare la colonia argentina in Sicilia.
Boselli, Sperduti e Formica sono vecchi pallini proprio di Lo Monaco, Sorrentino blinda la porta, Anselmo aiuterà il centrocampo, Aronica e Dossena coprono i buchi sulla fascia mancina, mentre Fabbrini è la scommessa made in Italy per il definitivo rilancio del ragazzo.
Ujkani e Brienza sono state cessioni forzate, Budan solo un arrivederci.
Peccato operare cosi solo a metà stagione, quando la strada da percorrere è molto più breve.

 

PARMA 6 – Una squadra con un rendimento cosi alto come quella dei Ducali doveva solo cercare di non alterare gli equilibri fino al termine della stagione.
Leonardi, impeccabile come suo solito, ci è riuscito anche stavolta: rifiutati tutti gli assalti ai pezzi forti, Amauri, Valdes e Belfodil su tutti, messi a segno anche colpi che potranno sicuramente giovare, come Mesbah, Strasser, Coda e Mariga.
Peccato per Zaccardo, ma ci può anche stare.

 

PESCARA 6 – L’obiettivo è la salvezza e Delli Carri è riuscito a portare innesti che possono lavorare per raggiungerla.
D’Agostino e Sculli sono colpi sicuri, Caraglio e Sforzini le punte in cui sperare.
La partenza di Jonathas non è un dramma, quella di Terlizzi invece si.
Maledetta connessione internet che ha fatto sfumare l’arrivo di Kasami: avrebbe dato una grossa mano.

 

ROMA 6 – Non si doveva operare e non si è operato.
La vicenda Zeman ha catalizzato tutta l’attenzione, eppure il boemo è stato abile a farsi regalare Torosidis, esterno difensivo che può dire la sua nella rosa giallorossa.
Non si è lavorato su De Rossi; meglio cosi, finalmente un po’ di tranquillità sulla sua posizione.

 

SAMPDORIA 5,5 – Qualcosa si è fatto ma si poteva fare di più. Sansone rimpiazzerà Pozzi, ma Rodriguez è una scommessa.
Anche Tissone in uscita, insieme a Juan Antonio.
Trattenere i gioielli come Icardi e Poli sarà sicuramente la scelta giusta.

 

SIENA 4,5 – Un mercato inspiegabile, con una campagna che, almeno sulla carta, sembra aver solo indebolito la rosa a disposizione di Iachini.
L’elenco dei partenti è infinito: Calaiò, D’Agostino, Larrondo, Della Fiore, Del Grosso, Contini e per ultimo Neto.
Della Rocca e Pozzi possono dare una mano, cosi come l’arrivo in extremis di Terlizzi, ma Calello, Emeghara e Uvini sono scommesse che dovranno essere necessariamente vinte se si vuole brindare alla salvezza.

 

TORINO 5 – I tifosi sognavano un colpo a sorpresa che però non c’è stato.
Ceduti Sgrigna e Sansone, è arrivato finalmente Barreto, con Jonathas a fargli compagnia; il ritorno di Coppola e l’arrivo di Menga sono da valutare.
L’insufficienza alla società di Cairo deriva però sicuramente dalla gestione del caso Bianchi: il capitano granata non è stato ceduto né ha rinnovato il contratto che scadrà la prossima estate: perderlo e per di più a costo zero sarebbe un doppio colpo difficile da incassare.

 

UDINESE 6 – Come per la Roma, si doveva lavorare poco.
Qualche prestito, qualche acquisto fuori dai riflettori, tutto in pieno stile Udinese, pronti a far fruttare poi, tra un anno o due, quanto adesso segretamente seminato.
Armero era una cessione prima o poi prevista, Fabbrini al Palermo è una opportunità anche per i friulani.
Merkel può dare un grosso aiuto alla squadra di Guidolin.

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