Europa League: Viktoria Plzen-Napoli 2-0, Azzurri sconfitti ed eliminati
Il Napoli-due cerca il miracolo sotto la neve di Plzen nella sfida di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Viktoria Plzen. Mazzarri schiera un 4-3-3 dovendo rinunciare ad Hamsik per influenza e tenendo Cavani in panca. In attacco l’inedito tridente Pandev–Insigne–Calaiò.

Primo tempo– Il Napoli, reduce dalla sconfitta casalinga del match d’andata per 3-0, dovrebbe partire forte ma subisce nei primi minuti la pressione del Viktoria che si rende pericoloso in due occasioni e subito si capisce quale sarà l’andamento della partita. Passati i primi dieci minuti la neve si intensifica e contemporaneamente cresce anche il pressing del Napoli che si propone in avanti soprattutto con Insigne che taglia spesso come il burro la difesa dei padroni di casa. Al 19’ primo squillo del Napoli con Dzemaili che fa partire un violento sinistro che viene però ribattuto dalla selva di gambe formata dai difensori avversari. Nella seconda metà del primo tempo il Plzen riprende in mano il pallino di gioco sfruttando i continui errori a centrocampo del Napoli per imbastire alcune pericolose ripartenze. Il Napoli appare piuttosto spento, dando l’impressione di non credere ad una potenziale rimonta. Il primo tempo finisce sullo 0-0 con gli azzurri che non danno l’impressione di avere una grande furia agonistica da mettere in campo.
Secondo tempo– Nel secondo tempo Mazzarri inserisce dal primo minuto Cavani e Inler al posto, rispettivamente, di Donadel e Behrami, entrambi ammoniti durante la prima frazione di gioco. Il Napoli tiene in campo contemporaneamente Cavani, Insigne, Calaiò e Pandev, rischiando quindi il tutto e per tutto alla ricerca dell’impresa. Sembra però che ad avere quattro attaccanti in campo sia il Viktoria che al 49’ passa in vantaggio con Kovaric servito con un cross da Rajtoral che supera Zuniga con estrema facilità, la difesa del Napoli resta immobile e De Sanctis si oppone male al tiro confezionando l’ennesima papera. Le speranze, molto vaghe, di qualificazione del Napoli si spengono qui definitivamente. Al 60’ Mazzarri inserisce anche Cannavaro al posto di un acciaccato Gamberini, ma la partita non cambia, con il Napoli che non preme mai sull’acceleratore quasi accontentandosi della sconfitta. Il Napoli, mai pericoloso, subisce al 73′ la rete del 2-0 con Tekl che sfrutta l’ennesimo errore difensivo del Napoli. Dopo il 2-0 il Napoli crolla definitivamente commettendo errori su errori in fae difensiva e riducendo ancora di più la sua pericolosità, già effimera, in fase offensiva. All’81’ Reznik colpisce una traversa colpendo al volo un pallone spiovente in area di rigore, soltanto la fortuna evita che il passivo per il Napoli sia ancora più umiliante.
La prova del Napoli appare deludente in maniera piuttosto preoccupante, sia sotto il punto di vista fisico, con gli Azzurri che appaiono decisamente in debito di ossigeno, sia sotto il punto di vista mentale, con una squadra che appare spenta e decisamente priva di carattere. Quattro partite senza vittorie cominciano a rappresentare un campanello di allarme per la squadra di Mazzarri.
TABELLINO:
VIKTORIA PLZEN (4-2-3-1): Kozacik; Reznik, Cisovsky, Prochazka, Limbersky; Darida, Horvat; Rajtoral, Kolar, Kovarik; Bakos. A disposizione: Pavlik, Hejda, Zeman, Stipek, Tecl, Fillo, Duris. All. Vrba
NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis; Maggio, Gamberini, Rolando, Zuniga; Behrami, Donadel, Dzemaili; Insigne, Pandev; Calaiò. A disposizione: Rosati, Cannavaro, Campagnaro, Inler, Mesto, El Kaddouri, Cavani. All. Mazzarri
RETI: Kovarik (50′), Tezl (73′).