Cagliari-Udinese 0-1: Pereyra espugna Trieste
La 34a giornata di campionato si apre, al sabato, con uno dei due anticipi delle 18.00: quello tra Cagliari e Udinese.
I sardi affrontano la gara casalinga, ancora una volta, in quel di Trieste, per i problemi legati alla vicenda “agibilità Is Arenas”. Dovranno, inoltre, far fronte a qualche piccolo problema di formazione: non prenderanno parte alla gara Dessena ed Ekdal, squalificati, oltre agli infortunati Cossu e Pisanu. In attacco, sembra essere in vantaggio per la titolarità, la coppia formata da Sau e Thiago Ribeiro. Pinilla e Nenè dovrebbero partire dalla panchina. I friulani ritrovano Basta, pienamente recuperato, insieme a Muriel, rientrante dalla squalifica, che assisterà in attacco il capitano Di Natale. Merkel e Renegie guarderanno la gara dalla tribuna, non convocati quest’oggi. Arbitra il match: il signor Rocchi.

Comincia la gara. Il Cagliari schiera il tridente in attacco, preferito Pinilla a Ibarbo, insieme a Sau e Thiago Ribeiro. L’Udinese ripropone Zielinski, talentino, ad affiancare Di Natale in attacco. Muriel parte dalla panchina. I friulani supportati dai propri tifosi, che hanno raggiunto in massa Trieste, spingono sull’acceleratore in queste prime battute. Lazzari imbecca spesso Di Natale, il Cagliari chiuso centralmente, concede spazio a Basta e Gabriel Silva. Primi 6 minuti di gara, ritmo serrato. Al 10′ Gabriel Silva mette un buon pallone per Zielinski, che lo restituisce all’esterno. Silva piazza una palla rasoterra, al centro dell’area, ottimo l’assist per Pereyra che, da posizione favorevole, conclude a rete colpendo la traversa. Il Cagliari prova a sfondare la retroguardia friulana, innescando la velocità di Sau e Thiago Ribeiro, ma Danilo e Domizzi rimangono allerta. Primo quarto d’ora di gara trascorso, punteggio fermo sullo 0-0.
Zielinski rispetto a Muriel, nell’Udinese, garantisce una maggiore sicurezza nella fase di contenimento, soprattutto nella marcatura su Conti. Il Cagliari tenta una conclusione, sporcata da una deviazione, al 20′ con Pinilla. Brkic, attento, blocca la sfera. Un minuto dopo, risponde l’Udinese con un tiro di Silva che finisce alto, sopra l’incrocio dei pali. Al 25′ tiro insidioso di Lazzari dalla distanza, Agazzi devia con una mano il pallone. Udinese crea pericoli anche da fuori area, il tecnico ha espressamente detto ai suoi di provare le conclusioni dalla media distanza. Danilo si intende bene con Gabriel Silva, i due esterni aprono il campo per i friulani, scambiandosi spesso palla da una fascia all’altra, con precise verticalizzazioni. L’attacco non concretizza. I sardi tengono bene il campo e il pressing, ma vengono interdetti spesso nella trequarti campo. Pochi pericoli dalle parti di Brkic, quando siamo al 33′. Cambio obbligato per Guidolin: al 34′ esce l’ex di turno, Lazzari, per infortunio. Al suo posto Badu. 39′ minuto: Pereyra – Di Natale – Zielinski, gestiscono bene il pallone, dalla triangolazione, esce un buon cross per la testa di Domizzi che spedisce la palla sopra la traversa. Buon ritmo di gara, ma poche emozioni. Gioco fluido, ma nessuna squadra riesce ad avere la meglio finora. Si va al riposo sullo 0-0.
Comincia la seconda frazione di gioco. I ventidue sono gli stessi del primo tempo: nessun cambio. Parte forte l’Udinese: al 2′ Badu prova un tiro dalla mezzaluna, parata centrale per Agazzi. Un minuto dopo, reagisce il Cagliari con una staffilata di Casarini, che termina alta. Nei primi tre minuti del secondo tempo, subito un paio di occasioni: una per parte. Cambio nell’Udinese: al 6′ fuori Zielinski, autore di una discreta prestazione, dentro Muriel. I friulani devono giocare in maniera più orizzontale, sfruttando il lavoro sulle fasce, questo chiede Guidolin. Al 10′ Pereyra sblocca la partita e fa sognare l’Europa all’Udinese, con un sinistro chirurgico che va a infilarsi sul palo lontano, dal limite dell’area. Friulani avanti di un gol: 1-0 il punteggio. Il Cagliari prova a reagire: al 15’Astori prova un sinistro di prima intenzione, su palla inattiva. La sfera non centra lo specchio della porta. 18′: Pinilla si guadagna lo spazio sull’esterno e lascia partire un tiro velleitario e pretenzioso, stesso esito per la conclusione di Sau, un minuto più tardi. I sardi ci provano, non si danno per vinti. Esce Thiago Ribeiro, entra Avelar, siamo al 22′. Decide, fin qui, il gol di Pereyra. Il Cagliari rischia qualcosa, si fa avanti sull’asse Murru – Avelar, Pereyra rimane attento anche nella fase difensiva, sacrificandosi sull’esterno. Nel frattempo, al 31′ nel Cagliari esce Sau ed entra Nenè. Brkic – estremo difensore friulano – finora non ha effettuato ancora interventi, le conclusioni sarde, esigue, non hanno mai centrato lo specchio. Dieci minuti al termine, ritmo blando, la stanchezza inizia a prendere il sopravvento. Tanti attaccanti nel Cagliari, la difesa friulana, però, sembra tenere bene il campo e gestire le proprie energie. Infatti, al 37′ esce Di Natale ed entra Pinzi.
La partita termina senza troppi stravolgimenti, gli ultimi minuti di gara trascorrono con un possesso palla friulano, di contro il Cagliari non ha mai inciso duramente sugli equilibri di gioco. Una partita che poteva essere rimessa in piedi dai padroni di casa, che non hanno saputo rialzarsi dopo un primo tempo discreto. Un gol di Pereyra e l’Europa è più vicina per Di Natale e compagni. Pleonastico il recupero di 4 minuti: il Cagliari prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma è troppo tardi. L’unica cosa che rimedia è un’espulsione di Pinilla, per un brutto fallo. La partita termina 1-0 in favore degli uomini di Guidolin. Poco male, il Cagliari perde in casa, ma è già salvo.
Cagliari (4-3-3): Agazzi; Perico, Ariaudo, Astori, Murru; Casarini, Conti, Nainggolan; Ibarbo, Sau, Thiago Ribeiro
A disp.: Avramov, Avelar, Del Fabro, Rossettini, Muroni, Cabrera, Nené, Pinilla. All.: Pulga-Lopez.
Udinese (3-4-2-1): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Lazzari, Allan, Gabriel Silva; Pereyra, Muriel; Di Natale
A disp.: Padelli, Pawloski, Angella, Hertaux, Pasquale, Faraoni, Badu, Pinzi, Campos Toro, Maicosuel, Rodriguez, Zielinski. All.: Guidolin.