Calciomercato, Ibrahimović al Napoli: perché sì, perché no
Zlatan Ibrahimović al Napoli. Solo l’ultima, in ordine di tempo, delle più classiche suggestioni di calciomercato estivo, oppure operazione realmente concretizzabile?

Analizziamo i fattori che potrebbero rendere fattibile questo clamoroso trasferimento, e quelli che lo ostacolerebbero.
Perché no?
1) Aurelio De Laurentiis non ama questo tipo di operazioni; calciatore presumibilmente sazio ed avanti con l’età.
2) L’ingaggio, superiore ai 10 milioni a stagione, rappresenterebbe un ostacolo insormontabile per i partenopei.
3) I diritti d’immagine. Argomento trito e ritrito all’ombra del Vesuvio. Lo svedese non accetterebbe mai di rinunciarvi.
4) Una trattativa tra il patron azzurro e Mino Raiola necessiterebbe, probabilmente, di uno stabile presidio delle forze dell’ordine fuori dagli uffici.
Perché sì?
1) Affermare che il presidente ami sorprendere, sembra quasi superfluo; un trasferimento della stella del Psg al Napoli, avrebbe un risalto mediatico capace di appagarlo almeno fino alla prossima estate.
2) Un simile colpo metterebbe a tacere i mugugni dell’esigente piazza azzurra. Anzi, la galvanizzerebbe a tal punto da trasformare Edinson Cavani in un lontano ricordo.
3) Ibrahimovic, visti i 32 anni ad ottobre, dovrà necessariamente rivedere al ribasso le sue pretese contrattuali.
4) L’ex Juventus, Inter e Milan vuole lasciare a tutti i costi la Ligue 1, campionato che non lo entusiasma affatto. E l’Italia è la sua terra.
5) Zlatan è garanzia di scudetto. Scientificamente provato.
6) Non c’è in Europa una concorrenza spietata. Il Real ha recentemente rifiutato lo svedese. Le uniche ”rivali” potrebbero essere Chelsea e Manchester City (ma occhio alla Juventus).
7) La personalità. Sarebbe uno dei pochi al mondo in grado di raccogliere l’eredità lasciata da una macchina da gol come il ”Matador”. Un’eredità che renderà misero, nella prossima stagione, anche un bottino da 20 gol.