Insigne in Nazionale: dov’è la notizia?
Il nuovo campionato che si appresta a cominciare non sarà un torneo come tanti. Quest’anno, infatti, la Serie A avrà anche il compito di portare molti degli azzurri di Cesare Prandelli ai Mondiali in Brasile, un impegno che sicuramente condizionerà il comportamento dei calciatori nel finire di stagione.
L’elezione in azzurro del piccolo attaccante partenopeo, però, non dovrebbe sorprendere invece più di tanto. Anzi, per chi si è proposto di studiare morbosamente la filosofia prandelliana ed il famoso progetto dei giovani ad essa correlato non dovrebbe essere difficile capire che questa convocazione, in realtà, era già stata decisa mesi fa: dopo il debutto contro Malta del settembre 2012, Insigne era stato riconsegnato alla selezione giovanile di Mangia, già allora orfana di diversi elementi lasciati anzitempo a Prandelli; nel tridente tanto apprezzato da quest’ultimo Insigne si presentava da subito come una componente fondamentale, e sicuramente lo scugnizzo avrebbe fatto parte della spedizione per la Confederations Cup se non ci fossero stati gli Europei di categoria. Che la sua seconda chiamata in Nazionale maggiore arrivasse in occasione del solito test d’agosto era dunque automatico.
A livello locale come nazionale, fuori allo stadio o in redazione nelle ultime ore si sta esaltando l’ordinario. Insigne era già stato designato da Prandelli come vice-El Shaarawy, ma non è escluso che alla fine possa addirittura diventare un titolare dell’Italia facendosi dirottare comodamente sull’out di destra. E così una Nazionale di tanti o soli giovani, che andrà a giocarsi addirittura un Mondiale dopo l’ultima figuraccia fatta coi vecchi, non sarà più un sogno. Senza eccitazioni inutili o finti stupori.
Insigne in Nazionale. Tutto normale.