Pallotta: “Lamela e Marquinhos, che affare le loro cessioni”
AL Bloomberg Sports Business Summit, James Pallotta parla di Roma a 360°. Ecco cosa ne è uscito da quel di New York:
Cessioni:
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“Abbiamo fatto operazioni importanti: per esempio abbiamo acquistato Marquinhos per 3 milioni di euro e lo abbiamo rivenduto a 30 milioni di euro al Psg, liberando così risorse per comprare tre o quattro giocatori, tra cui Strootman. Un altro affare è stato quello di Lamela, rivenduto a 21 anni a 35 milioni di euro. È un fenomeno interessante questo: c’è una differenza importante fra quello che succede nella Mls e quello che succede in Europa. Il Manchester City ha spesso negli scorsi anni quasi 600 milioni di euro, che è probabilmente, più di quanto si è spesso in totale nella Mls. Penso che se non facciamo qualcosa sotto il profilo del fair play, ci sarà anche meno divertimento”.
Lo Stadio:
“Stiamo lavorando da 18 mesi per costruire uno stadio a Roma – ha dichiarato al convegno – in questo momento stiamo giocando allo stadio Olimpico, che è stato costruito negli Anni ’60 ed è stato fatto un gran lavoro, guardando le infrastrutture di cui è dotato ora. Tuttavia circa 80.000 persone (molte di meno, ndr) non riescono a vedere bene la partita, per via della pista di atletica. Non è quindi una grande esperienza per i tifosi, né ci sono grandi opportunità per le aree hospitality. In Italia è molto difficile comprare un biglietto. Noi abbiamo provato a cambiare qualcosa ma il quadro normativo è molto complicato. In un paio di mesi saremo in grado di annunciare il tutto. Posso dire che Nike avrà un suo superstore all’interno dello stadio. Costruiremo la hall of fame. Agiremo anche sul piano della sicurezza: saremo in grado di sapere chi va allo stadio prima che entri e ci doteremo di sistemi di telecamere e scanning. Saremo in grado di isolare quei piccoli gruppi di persone violente. Sarà uno stadio di 60.000 posti, a disposizione per le gare di campionato ma anche per le squadre della Mls che vorranno venire a visitarci”.
Il Marketing:
“Noi abbiamo fatto qualcosa di diverso rispetto alle squadre europee che in questi anni sono venute in America per delle tournée. Molte di loro sono venute qui, hanno giocato due o tre partite e poi sono tornate l’anno successivo. Noi abbiamo innanzitutto stretto una partnership con Disney Espn e ciò significa che la Roma verrà qui negli Usa ogni anno per giocare e allenarsi”. Con scarsissimo entusiasmo di giocatori e tecnici, peraltro, ma questo è un altro discorso. “Vorremmo avere un legame sempre più forte con le squadre della Mls, come accade in Europa. Non mi riferisco al calciomercato ma ad esempio al trasferimento temporaneo dei giocatori, una pratica che possiamo mettere in piedi con i top players. A Roma abbiamo un settore giovanile che è ai vertici delle migliori Academy. I calciatori in giro per la Serie A vengono più dalla nostra Primavera che dalle altre. Abbiamo un vantaggio, che è quello di poter allenare ragazzi dai 13 ai 18 anni tutti i giorni e di potersi esercitare guardando e giocando con calciatori come Totti, De Rossi e Bradley”.