Lazio: Ecco chi recupera per il Derby
Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 è intervenuto il medico sociale dei biancocelesti Stefano Salvatori, che ha fatto il punto sugli infortunati della squadra in vista del derby.

Le condizioni di Biglia: “Purtroppo Biglia non ha completato l’allenamento a causa della riacutizzazione del risentimento muscolare riportato in Nazionale. Ieri c’era ottimismo perché speravamo che il ragazzo potesse riuscire a sopportare meglio i carichi, oggi invece ha accusato nuovamente un fastidio dopo circa una mezz’ora di lavoro. Possiamo annunciare ufficialmente la sua indisponibilità contro il Legia Varsavia. Il derby? Proverà a recuperare”
Nessuna speranza per Biava: “Passi in avanti in due giorni non ce ne sono stati e probabilmente non ce ne saranno nemmeno nei prossimi .Il trauma distorsivo all’avampiede, provocato banalmente da una buca, ha escluso la presenza di lesioni ossee, ma il problema è la condizione di versamento post-traumatico che rende variabile il trattamento e, di conseguenza, la tempistica di recupero. Sono dunque condivisibili le dichiarazioni del suo procuratore, l’unica speranza è di limitare la sua indisponibilità non essendo prevedibile un reinserimento a breve”.
Nota positiva finale su Felipe Anderson: “La brutta lesione è ormai superata dal punto di vista medico, la questione è che in questi due mesi il brasiliano ha sviluppato una problematica opposta al legamento lesionato. Nelle sedute a cui ha preso regolarmente parte nelle ultimi 15 giorni sono emersi continuamente fastidi a strutture non interessate dal primo trauma. Oggi non ha riferito di particolari dolori ed è stato possibile vederlo in campo in maniera ottimale. Non ci sono indicazioni mediche che costringano a fermare il calciatore, che resta convocabile. La caviglia non sta dando risposte non previste, ora sta anche a lui ritrovare quella tranquillità psicologica che gli consenta di far lavorare meglio gli altri muscoli”