Idee Partenopee – Il Napoli non ha giocato, ha vinto
Rudi Garcia, protagonista di questo primo scorcio stagionale, aveva detto: “Il derby non si gioca, si vince”. E così è stato per i giallorossi. Rafa Benitez aveva fatto capire che per tutti saranno dolori quando affronteranno i suoi terribili ragazzi. E così pure è stato.
MENO BELLI – Per la verità bisogna ammettere che quella del Meazza è stata la prova meno brillante del nuovo corso. Poco possesso palla, molta fatica nelle gambe e non c’è stata la solita brillantezza dalla cintola in su. D’altronde il carico di stress psico- fisico, solo in parte alleviato dal giorno di riposo concesso venerdì, si è fatto sentire. Hamsik, Insigne, Callejon sono stati meno determinanti del solito.
EPPUR SI VINCE – Tuttavia, l’aspetto più importante della serata è che nonostante si sia visto un Napoli sottotono si siano portati a casa i 3 punti. Agganciando la Roma e tenendo a magra distanza Inter, Juve e Fiorentina tutte vittoriose nel pomeriggio. La concretezza, il cinismo sembrano essere nel dna di questa squadra. Laddove non arrivano le gambe, arrivano gli spunti. Primo gol su schema , con fraseggio dei due centrali difensivi: Albiol raccoglie il cross da calcio piazzato e smarca di testa Britos , che inzucca alle spalle di Abbiati. E poi il 2-0 è il capolavoro di Gonzalo Higuain, mina vagante, capace di non farsi notare in molti tratti della gara, per poi esplodere in un acuto che ha le caratteristiche del morso velenoso e letale . Azione personale con conclusione potente, angolata che Abbiati non vede e non si aspetta .
SOFFERENZA LAST MINUTE – E poi vedi che negli ultimi minuti, come era accaduto contro il Borussia, la squadra concede qualcosina in più e rischia di mandare all’aria tutto. Anche stavolta un gol riapre il discorso e gli ultimi minuti diventano infernali con la squadra che non riesce a ripartire, ma per fortuna c’è una difesa che non fa passare.
DIFESA FERREA – Già, una particolare menzione va alla retroguardia. Capace di assorbire e neutralizzare l’evidente superiorità fisica dei rossoneri e di limitare penetrazioni e conclusioni su cui comunque poi c’è un attento e prodigioso Reina
RIFIATARE – Ora Sassuolo e Genoa , prima di Arsenal e Livorno. L’ultimo poker da calare prima di una sosta che chiuderà il primo mini-ciclo stagionale. Fare il pieno in campionato, non è un’ utopia, considerando anche la caratura degli avversari. In Champions è dura , ma ormai l’abbiamo capito: al Napoli di Benitez piacciono le sfide. Un saggio diceva non è importante la meta ma la qualità del viaggio. E per il momento quello azzurro è un viaggio molto emozionante e assai divertente. Pieno di qualità
Un saluto azzurro a chi nel cuore ha il Napoli e nella mente Idee Partenopee