Juventus, Conte: “Il nemico si nasconde ovunque e cerca di destabilizzare l’ambiente”
Conferenza stampa di vigilia di Juventus-Milan per Antonio Conte.

Il tecnico dei bianconeri ha subito voluto puntualizzare alcune questioni successive alla partita contro il Galatasaray: “Ci sono stati errori individuali che ora vanno limitati al minimo ma io mi fido di tutti i miei ragazzi. Dopo due anni entusiasmanti, possiamo entusiasmare ancora. Non sono sorpreso che si provi a destabilizzare l’ambiente. Avevo parlato di grandi difficoltà un mese e mezzo fa, siamo partiti ancora bene, eppure sembra che abbiamo perso 3 gare. Il nemico si nasconde ovunque, ma è una situazione prevedibile. Il calcio non prevede l’obbligo assoluto di vincere, si può anche pareggiare e non abbiamo ancora perso. Se non vinci non va mai bene e questa è una situazione che ci sta da parte dei media e dei nemici. Ho una memoria da elefante. L’anno scorso all’inizio vincemmo alcune gare non buone, tipo col Genoa e col Siena, e dentro di me ero avvelenato. Oggi sento le stesse cose, un mese fa parlavate di una Juventus corrazzata, oggi il contrario e mi viene da sorridere, ci vuole equilibrio. Ascolto alcune cose che è come ascoltare una barzelletta. È un percorso che inizia sempre in modo sereno ma la pressione salirà e i ragazzi vorranno strabiliare. Ma sarà una stagione dura e che la Juventus vinca per il terzo anno di fila non va bene a nessuno“. Conte si è poi soffermato sul big match contro il Milan: “Matri? Faccio gli scongiuri che non si sblocchi domani ma gli auguro il meglio. Il Milan è stato sfortunato ad incontrare questa Juve altrimenti negli ultimi due anni avrebbe vinto ancora in Italia. Con i rossoneri dovremo fare attenzione, sono una squadra molto coesa. Sento i giocatori del Milan che parlano giustamente di scudetto e quindi ci proveranno anche quest’anno”. Il tecnico bianconero sembra non voler tornare a commentare le questioni tattiche: “Ho già risposto sul 3-5-2 ampiamente. Non rispondo più, avete ampiamente usato le mie risposte per attaccare qualcuno. La minima fesseria che io dico viene utilizzata male. Quindi sul discorso tattico non rispondo. Avete la cultura per autorispondervi…”.