Inter, Mazzarri: “Thohir? Tutti i presidenti che ho avuto volevano non andassi via”
Dopo il silenzio di settimana scorsa è un Walter Mazzarri visibilmente soddisfatto quello che si presenta ai microfoni dopo la vittoria per 4-2 contro il Verona.

“Siamo partiti davvero bene, fino al 2-0. Qui, però, bisogna crescere: ci specchiavamo, giocate più per la platea invece di tirare in porta. Con queste leggerezze abbiamo perso attenzione e concesso il 2-1, che poteva essere evitato visto che eravamo messi bene. In futuro tutto questo potrebbe costarci caro. La Juve, per dire, vinceva 2-0 e poi ha perso: qui non si può mai abbassare la guardia”.
Mazzarri si sofferma poi sui progressi dei suoi: “Alvarez e Kovacic sono stati bravi. Mateo ha giocato in una una posizione nuova per lui, ma il primo tempo sembra gli sia servito per trovare i giusti spazi e nella ripresa ha fatto melgio. Ma anche lui si specchiava un po’ e a questi livelli non bisogna farlo. Nagatomo e Jonathan molto bravi, hanno fatto anche oggi le due fasi. Il Jonathan che avevo visto in ritiro era un altro, era impensabile vedergli fare un campionato così: è migliorato anche in difesa nell’uno contro uno”.
L’allenatore dell’Inter non risparmia un rimprovero a Belfodil per il rosso dopo il 90′: “E’ una questione di maturità. L’avversario che perde può essere nervoso e tu devi essere freddo e venir via, capisci l’avversario e ti togli dalla mischia”.
In conclusione, alla domanda: “Sei spaventato dall’avvento di Thohir?”, risponde: “Nella mia carriera quando ho perso è sempre stata colpa mia, non mi sono mai preoccupato anche della proprietà. Posso solo dire che in dodici anni di carriera non sono mai stato esonerato e tutti i presidenti hanno sempre voluto rimanessi”.