Spagna, ricordi e passione: le “Furie Rosse” tornano nello stadio che li ha visti sul tetto del mondo
Sono passati più di tre anni da quel giorno, l’11 luglio del 2010: finale della Coppa del Mondo, si gioca in Sudafrica, a Johannesburg, e si sfidano Olanda e Spagna. Chiunque vincerà si aggiudicherà la prima Coppa del Mondo della sua storia.
Tutti sappiamo bene com’è finita: la Spagna, già campione d’Europa, è nel bel mezzo dei suoi anni d’oro, e alzerà al cielo, nella notte africana, il suo primo Mondiale.

Sono passati più di tre anni, appunto, eppure stasera, in campo per Sudafrica-Spagna, ultima amichevole per i campioni del Mondo in questo 2013, ci saranno ancora tanti che quella notte la ricordano bene.
Uno tra tanti, Andres Iniesta, che quella gara la porterà dentro per sempre, perché decisa da un suo gol: “È speciale tornare qui; rivivere quelle emozioni è fantastico. Appena arrivato sul campo ho avvicinato il posto in cui è partito il mio tiro quella notte, è difficile spiegare una sensazione del genere.
Cosa ricordo? Che Fabregas mi servì un ottimo pallone, avrei voluto tirare anche in modo differente, ma alla fine mi è andata bene…”
A tre anni di distanza le cose non sono poi così cambiate: la Spagna, nel frattempo, ha vinto un altro Europeo (a nostre spese), e anche se, necessariamente, il momento da ‘cannibali’ sembra essersi almeno un po’ alleviato, le Furie Rosse si presenteranno in Brasile tra qualche mese sempre con l’etichetta di squadra da battere.
E con Iniesta, Fabregas, Xavi, Torres, Piquè, Casillas, non pensiate che sia facile batterli.