Sampdoria: Mancini e la sfida tra Juve e Samp
Da ragazzo andava a vedere la Juve, squadra per cui tifava, poi, quindici anni e il blucerchiato gli è entrato nel cuore.
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Stasera, allo Juventus Stadium, la sua Samp incontrerà i bianconeri campioni d’Italia, che arrivano da 11 vittorie consecutive, in una gara quasi proibitiva, ci vorrà un super Mihajlovic, suo grande amico, per mettere in difficoltà la “Vecchia Signora”.
Lui è Roberto Mancini, che intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, ha rivelato qualche retroscena.
“Ricordo quando ero bambino e papà mi portava a vedere le partite, ci alzavamo prestissimo; facevamo sette ore di viaggio ma non ci pesavano perché eravamo tifosissimi”. E poi rivela: “Quando giungemmo ad un accordo con la Samp, dopo circa due ore i bianconeri chiamarono il Bologna; se solo avessero chiamato prima, avrei spinto per andare a Torino”.
Poi parla dei blucerchiati: “Sono stati 15 anni della mia vita, una parte incancellabile. Non esiste la Samp di ieri e quella di oggi: la Samp è la Samp”.
Gli si chiede sempre se accetterebbe di allenare la sua ex squadra e lui risponde così: “Per l’amore e la voglia sì, ma spesso mi chiedo cosa potrebbe succedere se fallissi; il calcio spesso è crudele e non mi piacerebbe rovinare 15 anni bellissimi”.
L’ultima battuta è su Sinisa, suo grande amico: “Anche lui è sampdoriano e questo lo aiuta a fare ancora meglio; sta dimostrando che le cose fatte con amore non possono che funzionare”.