Philippe Coutinho: “Mi sto godendo la mia vita a Liverpool”
Dopo la deludente esperienza all’Inter, il brasiliano era uscito dai radar dei big club così clamorosamente che aveva iniziato a ponderare un ritorno a casa; non c’è dunque da stupirsi del suo grande entusiasmo quando un club di Premier League aveva bussato alla sua porta.

Avendo contato soltanto quarantasette presenze dal suo arrivo a Milano, risalente al 2010, Coutinho era consapevole del fatto che in Inghilterra sarebbe stato sotto stretto controllo dei media, non soltanto perché il Liverpool stava navigando in acque a dir poco cattive, ma anche per la lunga ‘tradizione’ fallimentare dei brasiliani in Premier League.
“Devo ammettere che fu inaspettato: l’offerta del Liverpool arrivò in un momento in cui le cose non andavano tanto bene per me. Sapevo che sarebbe stata una grande responsabilità, perché era una grande squadra, quella in cui mi stavo trasferendo, e la mancanza di trofei negli ultimi anni non faceva che renderla una responsabilità ancora maggiore”, ha dichiarato il ventunenne ad ESPN FC. “Tuttavia mi stavano dando un’occasione per ricominciare da capo e non ho esitato a coglierla”.
L’impatto che l’acquisto di Coutinho ebbe sulla squadra e sui tifosi fu esaltante, a tal punto che, lo scorso giugno, le statistiche dicevano che la vendita delle magliette con il suo nome aveva raggiunto cifre incredibili, superando persino quelle di Steven Gerrard.
“È bello sapere che il mio lavoro viene apprezzato dai fans, ma la storia delle magliette non mi ha montato la testa. Avevo cose più importanti a cui pensare: dovevo concentrarmi soltanto sull’aiutare il club a migliorare” ha continuato. E ancora: “So che tutti si stanno scaldando, perché quest’anno siamo davvero competitivi, ma è meglio non parlare troppo: sicuramente sarà importante qualificarci per la Champions League”.
Con i suoi cinque goal e otto assist in trentadue partite giocate, il centrocampista pare essersi assicurato un posto nella nazionale per la prossima Coppa del Mondo. Ma Cou non si pente del tempo passato all’Inter, perché, ha detto: “Mi ha dato l’occasione di mostrare all’Europa chi ero: ho imparato molto e mi ha portato ad essere qui, a Liverpool, dove sto vivendo il miglior periodo della mia carriera”.
Ora indossa la maglia numero dieci. E, a quanto pare, se la sta godendo.