Capello: “Real favorito in C. League. Juve fuori a causa della Serie A”
Fabio Capello, fresco di rinnovo come ct della Russia, dice la sua sulla Serie A e sulle maggior formazioni europee.

Ecco le dichiarazioni rilasciate: “Coma va il Chelsea e Mourinho? Direi che fin qui vada considerato l’allenatore dell’anno, perché gli è riuscita in un tempo tutto sommato breve un’operazione difficilissima: ha rivitalizzato i vecchi del Chelsea, da Terry a Lampard, usando l’energia e le qualità dei nuovi talenti. Praticamente non hanno sbagliato un acquisto, e questo non è normale“.
Poi il discorso vira sul Milan: “Quante possibilità hanno i rossoneri? Il Milan si deve giocare al meglio entrambe le partite, consapevole che un semplice calo di attenzione potrebbe risultare letale. Però ha qualche arma da opporre. Se riesce a reggere il confronto di squadra, Kakà, Balotelli e io credo anche Pazzini possiedono la giocata in grado di far saltare il banco“.
Parentesi sul Real Madrid: “La favorita Champions? Io credo che il Real Madrid possa vincere tutte le competizioni alle quali è iscritto, perché ha una rosa di impressionante qualità e Ancelotti è un tecnico estremamente capace. Il rendimento della squadra sta migliorando partita dopo partita. Trovo che le chiavi siano Modric e Di Maria, due giocatori di ispirazione offensiva cui lui ha dato anche una dimensione in fase di copertura. E quando convinci i talenti a spendersi anche dietro, puoi schierarne in gran numero: il trucco è questo“.
Fabio Capello torna in Italia per parlare di Inter e Juventus: “L’uscita dei bianconeri dalla Champions? La risposta è inevitabile: il campionato italiano non è abbastanza competitivo, dunque non è allenante. D’altra parte guardi la classifica: la scorsa estate Roma, Napoli e Fiorentina, le sue prime inseguitrici, hanno venduto all’estero Lamela, Cavani e Jovetic, i loro elementi migliori. Poi li hanno sostituiti bene, ma intanto Conte e Marotta con Tevez e Llorente hanno aggiunto, mentre gli altri hanno appunto sostituito. Sull’Inter? Non getto la croce sulle spalle di Mazzarri. I cambi di proprietà in corsa costano sempre qualcosa, figuriamoci uno complicato come questo. Hernanes è una buona base sulla quale ricostruire, però il tecnico deve ottenere da lui la corsa che non lesina in nazionale. I brasiliani sono così: per la Seleçao accettano di faticare, per il club molto meno“.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico alla Gazzettadellosport.