Milan, Seedorf ammette: “Meritavamo qualcosa in più, difficile giocare con due punte”
Il tecnico del Milan Clarence Seedorf presente a Coverciano per la consegna della Panchina d’Oro ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
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L’allenatore ha parlato delle sfide del suo Milan, quella giocata ieri contro la Juventus: “La rabbia resta, ma è una rabbia positiva perché viene fuori la convinzione che la squadra meritava di raccogliere qualcosa in più” e quella contro l’Atletico di Madrid prevista per la prossima settimana: “Ancelotti verrà a Coverciano, parleremo sicuramente un po’, chiederò informazioni”.
Si è poi passati al motivo della sua presenza a Coverciano ovvero l’assegnazione della Panchina d’Oro vinta nuovamente da Antonio Conte da cui si può imparare: “L’apprendimento, ma in generale, viene dalla curiosità e dalla necessità di migliorarsi sempre”. Restando in tema bianconero il tecnico risponde anche alle domande su Tevez giocatore juventino, a lungo nell’orbita del Milan: “Fa parte del calcio e ci sono centinaia di casi simili. La ruota gira anche in questo senso”.
Infine l’intervista si concentra sui temi più strettamente legati al Milan; Seedorf ha infatti parlato di alcuni suoi giocatori a partitre da Pazzini e Balotelli: “Difficile un Milan a due punte. Pazzini e Balotelli hanno caratteristiche diverse e vanno utilizzati, sono due titolari. Nella mia carriera ho avuto anche 20 titolari, ma giocano 11. Abbiamo poi solo due punte centrali e Petagna non lo ritengo ancora pronto”. Passando per Poli: “L’ho sentito al telefono ieri sera, mi sembrava lucido e tranquillo. Peccato averlo perso nella partita di ieri”, per terminare con le difficoltà di Honda: “Contro la Samp ha fatto un’ottima gara, ma credo abbia bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano, alla lingua, al cibo. Sappiamo delle sue qualità e darà il suo contributo”.