Sampdoria: il calcio che ci piace
Ci sono ancora episodi che nel calcio fanno commuovere, fatti che dovrebbero essere normali ed invece rischiano sempre più di diventare un’eccezione.

Stadio Olimpico di Torino, si affrontano due squadre tra le quali non corre buon sangue, due tifoserie che sono molto lontane dal definirsi “amiche”, anzi, i granata sono tra gli amici storici dei cugini rossoblù e questo particolare rende ancora più aspri i rapporti tra i piemontesi e i blucerchiati.
Torino-Sampdoria è anche una partita importante, che può assegnare punti preziosi; lo spicchio dei tifosi ospiti è posizionato proprio di fianco a un settore occupato dai padroni di casa. Ad un certo punto, come racconta un ragazzo presente allo stadio, qualcuno si accorge che nella mischia amaranto c’è una signora con due bambini, uno molto piccolo, sui 5 anni più o meno, è con la mamma e il fratello più grande, in mezzo ai tifosi del Toro, ma lui indossa un pantalone della tuta con i colori della Sampdoria.
Partono i primi cori che invitano il piccolo supporter blucerchiato a seguire la partita nel posto che più gli compete, quel pezzo di gradinata Sud trasferito nel capoluogo piemontese per sostenere i ragazzi di Mihajlovic. La mamma parla con il bimbo e dopo non molte esitazioni, raggiunge il cancello che divide le due opposte frange e lascia il figlio nelle mani “avversarie”.
Dopo pochi minuti è già una mascotte che dirige i cori dal primo gradone della curva.
Mamma e figlio divisi dalla passione sportiva e uniti nel credere che ancora qualcosa di buono, in questo sport tanto criticato, possa davvero esistere.
Dopo certe scene viste sui campi da gioco sarebbe più opportuno, per apprezzare di più il calcio, gettare un occhio sugli spalti dove, da sempre, ci sono i veri protagonisti.