Nazionale, Prandelli spiega: “Il codice è un nostro regolamento, non voglio gesti folli in Brasile”
Cesare Prandelli ha parlato a Milano durante una conferenza stampa toccando molti episodi di attualità ma anche del suo prossimo futuro.

Si parte dall’applicazione del codice etico che ha visto la non convocazione di Daniele De Rossi nella prossima amichevole che si terrà contro la Spagna: “Il codice etico è un nostro regolamento e per la giornata di campionato prima della convocazione se vedo gesti che non vanno bene decido di non chiamare i giocatori. Su De Rossi ho deciso io, senza la tv. I ragazzi hanno accettato il codice. Non voglio gesti folli in Brasile”.
Altro tema di stretta attualità e la polemica riguardo la convocazione di Giorgio Chiellini: “Chiellini? In questi anni abbiamo sempre avuto ottimi rapporti con le società. Quando un giocatore è in panchina io ho il diritto di convocarlo. Ieri il medico sociale della Juventus ha mandato un messaggio al nostro dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio si era allenato regolarmente. La reazione di Conte? Non rispondo. Mi aspettavo una chiamata della Juventus e avrei risposto“.
Prandelli tocca poi anche il tema legato al prolungamento o meno della sua permanenza sulla panchina della nazionale: “Il mio futuro? Incontrerò la federazione verso la metà di marzo. C’è un progetto nuovo per il futuro, una nuova prospettiva“.
La Conferenza si chiude infine con una domanda su Antonio Cassano e la sua possibile convocazione: “Mancano ancora due mesi al termine del campionato. Ancora nessuno è escluso”.