Lega Pro, idea azionarato popolare per l’Ascoli
L’Ascoli Calcio è un pezzo della nostra storia calcistica che andava salvaguardato. I tifosi piceni, dopo il fallimento per bancarotta, si sono mobilitati per tenere l’Ascoli nel calcio che conta.
“La nostra iniziativa primaria è quella di rinvigorire il legame tra squadra e territorio – ha spiegato – Sono state organizzate riunioni nelle roccaforti del tifo bianconero nella provincia ascolana che era stata del tutto trascurata in questi ultimi anni. Inoltre, l’Associazione stava vagliando la prospettiva dell’azionariato popolare. Tuttavia, l’iniziativa principale è stata quella di gestire la raccolta fondi preparata dai gruppi organizzati della tifoseria e necessaria per portare avanti la gestione della squadra a seguito del fallimento improvviso ed evitare il possibile rischio di radiazione. La mobilitazione è stata totale. Basta pensare che la sera in cui si decise di organizzare la raccolta, si ricavarono oltre 1500 euro in pochi minuti. La raccolta è continuata, siamo arrivati a 25.000 euro“.
Ma cos’è il Supporters Trust?: “Supporters’ Trust è un termine coniato dalla Comunità Europea in una ricerca sullo sviluppo del calcio europeo per definire i gruppi di tifosi che si organizzano democraticamente portando benefici sia alla squadra per la quale tifano, sia al territorio al quale appartengono. L’azionariato diventa poi tale quando il ST entra a fare parte della società sportiva con delle quote. Lo scopo dell’azionariato non è quello di imporsi della società ma di collaborare con essa. L’azionariato è un patto che prevede da un lato che l’investitore gestisca la società in maniera trasparente e realizzi una squadra che dia quante più soddisfazioni ai tifosi, e dall’altro canto si prevede che la tifoseria lavori sul territorio, e s’impegni anche socialmente, per creare positività attorno alla squadra e la società portando sempre più gente allo stadio legando le proprie iniziative direttamente o indirettamente all’Ascoli Calcio“.
“Il calcio si sta sgretolando – ha concluso Mario Vagnoni – e a farne le spese sono soprattutto i tifosi“.