Atalanta, parla Mario Yepes: “Il mio modello è sempre stato Baresi”
Mario Yepes, difensore dell’Atalanta, è stato intervistato da Tuttosport e ha parlato della salvezza quasi raggiunta con dieci giornate d’anticipo: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro tutti quanti: dalla società all’allenatore passando per i giocatori. Milan dietro di noi? Non me lo aspettavo, ma non voglio intromettermi in una situazione delicata“.
L’ex Milan e Chievo ha speso parole di elogio per l’ambiente della sua città: “L’Atalanta e Bergamo sono una cosa sola. La società è molto organizzata e vicina alla squadra, ma a fare la differenza sono il calore dei tifosi e lo stadio sempre pieno. Difficoltà? Non è stato semplice passare da una realtà come quella del Milan alla Dea, ma mi ci sono voluti un paio di mesi per entrare nella mentalità dei nerazzurri“.
Un pensiero anche al futuro e ai mondiali: “Dopo il Mondiale dirò addio alla Nazionale e poi vedremo. Mi piacerebbe proseguire qui, perché Marino e Colantuono sono stati importanti per me. Il nostro allenatore ha grandi meriti, per come prepara le partite e per come ci carica dal punto di vista motivazionale. Modelli? Il mio idolo è sempre stato Baresi, seguivo il Milan degli invincibili e ricordo che proprio un colombiano, Asprilla, mise fine alla loro imbattibilità“.
“Io leader? Non parlo tanto, preferisco capire le dinamiche e le persone prima di esprimermi. Anche perché quasi sempre il rispetto degli altri lo ottieni con l’atteggiamento esemplare, non con le parole. Colombia sorpresa del Mondiale? Speriamo!”