Lazio, Lotito sulle contestazioni: “Qui c’è qualcuno che contesta in maniera aprioristica”
Come già avvenuto ieri nella sfida contro il Milan, lo zoccolo duro della tifoseria della Lazio ha deciso di non entrare fino a fine stagione allo stadio, come protesta per il divieto di introdurre striscioni con domande rivolte a Lotito.

I tifosi della Lazio hanno esposto le loro ragioni a RadioSei: “È stata una scelta difficile, dolorosa noi del gruppo abbiamo deciso di non entrare. Invitiamo tutti a non farlo, senza obbligare nessuno, ognuno è liberissimo. Invitiamo anche chi dovesse entrare in Curva ad andare via a fine primo tempo. E qui mettiamo il punto alla nostra stagione allo stadio, ci torneremo solamente il 12 maggio (in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni del primo scudetto biancoceleste, ndr)”.
Il presidente del sodalizio biancoceleste ha risposto così ai tifosi: “Certamente è una situazione di disagio che crea riflessi sulla squadra, che è molto sensibile. Ci sono tanti che non si spiegano le motivazioni. Molti giocatori sono venuti da me per chiedermi il perché di questa situazione. Anche perché la situazione non mi sembra drammatica, non stiamo andando in serie B. Qui c’è qualcuno che contesta in maniera aprioristica. Questo progetto porterà i suoi frutti, è solo una questione di tempo. Tassello dopo tassello stiamo ringiovanendo la rosa, serve pazienza. I giovani che sono già in squadra si stanno ambientando. Le potenzialità ci sono”.