Sampdoria: Garrone tra presente e futuro
Non molte società possono vantare un presidente tifoso, un presidente che deve distinguere il suo compito manageriale da quello di appassionato e innamorato dei propri colori. La Sampdoria è salva, dopo un campionato iniziato nel peggiore dei modi, costretta al cambio di allenatore per cercare di salvare il salvabile, in un’impresa che poteva sembrare disperata per ciò che si era visto nelle prime giornate di campionato.

Mihajlovic non è riuscito solo a portare a termine il suo compito, ma addirittura a ridare entusiasmo a tutto l’ambiente, a conquistare la salvezza con largo anticipo, percorrendo un cammino da primi posti in classifica. Il tecnico serbo, il presidente lo ha voluto ad ogni costo: “Ti avrei preso quando poi si scelse Di Carlo, ora non ti lascerò scappare”. Racconta questo Edoardo Garrone in un’intervista rilasciata a “Repubblica”:“Avevo fiducia in lui, sapevo che era un ottimo allenatore ma lui è riuscito ad andare oltre ogni mia più rosea aspettativa. Persona seria e grande trascinatore. Con lui parleremo a maggio ma credo ci siano tutti i presupposti per continuare il nostro lavoro insieme”.
Ma la Sampdoria non progetta il suo futuro solo sul tecnico serbo, c’è una rivoluzione in atto che mira a rafforzare la società.
“Abbiamo identificato una figura che ha molte conoscenze nel mercato estero e che subentrerà a Baldini che, nonostante abbia lavorato bene, arrivato alla scadenza del contratto, non verrà confermato. Pecini voleva tornare in Italia, io stavo cercando il nuovo Paratici, e noi pensiamo di averlo trovato”.
Toccati i punti più importanti per il prossimo futuro il presidente conclude la sua intervista parlando di un argomento a lui molto caro.
“Noi non abbiamo abbandonato l’idea stadio e stiamo portando avanti i nostri programmi:lo stadio della Sampdoria si farà.
La mia famiglia non ha nessuna intenzione di vendere la società ma se arrivasse uno sceicco pronto a portare in alto questi colori, io tornerei a fare il tifoso”.