FA Cup, Arsenal: è finale! Battuto il Wigan ai calci di rigore
Morale a terra e gambe stanche contro entusiasmo e un pizzico di incoscienza.
L’Arsenal affronta il Wigan nel match che vale la stagione e, probabilmente, la permanenza a Londra di Arsene Wenger. I Latics arrivano a Wembley da campioni in carica, e imbattuti da ben 12 partite di FA Cup.
A guardare le premesse, il Wigan, pur militando in Championship, sembra favorito.
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Autore: Singha94
Il primo tempo è intenso, ma privo di vere occasioni. Tolto un pericoloso colpo di testa in avvio di Yaya Sanogo, l’Arsenal è poca cosa, con un approccio cauto alla partita, che irrita i tifosi giunti fino a Wembley. Il Wigan è più che contento di rimanere dietro a difendersi, rendendosi pericoloso in ripartenza con McNamanan.
Il secondo tempo sembra mantenersi sulle stesse note del primo, ma al 60′, arriva la svolta del match.
Ingenuo fallo di Mertesacker sul solito, imprendibile McManaman in area di rigore. La responsabilità dagli 11 metri se la prende Jordi Gomez. Non guarda Uwe Rosler, l’allenatore del Wigan, ma lo spagnolo rimane freddo e non sbaglia. L’Arsenal, ancora una volta, è costretto a rincorrere.
Al 68, Olivier Giroud rimpiazza Lukas Podolski. Fischi assordanti per la sostituzione, giudicata pavida dai tifosi sugli spalti.
Ma l’Arsenal, con orgoglio, reagisce. In maniera disordinata, sì, ma con il cuore di chi non vuole deludere i propri tifosi. Prima un miracolo di Carson, poi il palo, salvano il Wigan. Ma all’82’, Mertesacker si riscatta e sigla il gol dell’1-1 da calcio d’angolo.
L’Arsenal prende coraggio, Wenger e i tifosi sono nervosissimi, ma il Wigan deve difendersi. Lo fa con ordine, e un pizzico di fortuna: tempi supplementari.
L’Arsenal sfrutta l’entusiasmo per andare oltre la stanchezza. Gli sforzi dei Gunners, però, non trovano il gol; clamorosa la traversa di Oxlade-Chamberlain dalla distanza.
Il primo finalista della FA Cup 2014 sarà deciso ai calci di rigore.
Il Wigan inizia malissimo: ben due i rigori parati da Fabianski. I quattro tiratori dell’Arsenal, d’altro canto, sono impeccabili: Arteta, Kallstrom, Giroud e Cazorla regalano la qualificazione ai Gunners. Sui volti di giocatori e tifosi, e soprattutto di Arsene Wenger, si legge gioia e sollievo.