Novara, Genoa, Atalanta: altro che provinciali!
Archiviata la partita di martedì tra Novara ed Inter della quale si è già parlato e scritto abbastanza, la quarta giornata di campionato ha riservato sorprese non proprio simpatiche a chi viaggiava già sulle ali dell’entusiasmo o a chi aveva bisogno di segnali importanti di ripresa.
E cosi a sorridere sono le cosiddette provinciali che ad onor del vero giocano un calcio molto più divertente e sopratutto spregiudicato rispetto alle solite “note”.
Le sorprese più evidenti hanno il nome di Genoa e Atalanta.
Le due compagini, ancora imbattute, saranno pure le classiche sorprese di inizio campionato ma dimostrano di avere una forma super che a Milano, da entrambe le sponde, invidiano tantissimo!
Palacio e Denis sono i protagonisti principali di tali successi, giocatori al centro delle chiacchiere estive, il primo voluto fortemente da Gasperini (aveva i suoi buoni motivi per cercarlo), il secondo scaricato prima a Napoli e poi ad Udine e voglioso di riscatto proprio a Bergamo.
Tre gol a testa, assist decisivi e sette punti che sanno di ossigeno purissimo.
Se non fosse per la penalizzazione dovuta allo scandalo scommesse, l’Atalanta viaggerebbe in testa proprio assieme al Genoa, all’Udinese e alla Juventus.
Le due squadre bianconere hanno raccolto un punto a testa frutto di due pareggi molto differenti tra loro.
L’Udinese che di squadra provinciale ormai ha ben poco, impone gioco e risultato per un tempo a San Siro contro i Campioni d’Italia (ampiamente rimaneggiati), perdendosi un po’ nella ripresa facendosi riacciuffare dal Faraone rossonero El Shaarawi, ma sfiorando più volte una vittoria che avrebbe avuto il sapore del primato solitario.
La Juventus firmata Antonio Conte, complice l’espulsione di Vucinic, spreca l’occasione della terza vittoria su tre partite contro un agguerrito Bologna, ma strappa applausi e consensi dal pubblico dello Juventus Stadium sempre più entusiasta per questo avvio di stagione dopo le delusioni degli ultimi due anni.
Ancora ubriaca dei festeggiamenti post Milan e San Gennaro, il Napoli cade per la terza volta consecutiva contro il Chievo di Moscardelli che a quanto pare ha un conto in sospeso con la squadra azzurra visto la sua media realizzativa contro i partenopei.
A Verona, la squadra di Mazzarri si presenta con un turn-over al quanto eccessivo e paga dazio, gettando via quanto di buono aveva raccolto tra campionato e Champions.
Discorso a parte per la Roma di Luis Enrique, imbrigliato dall’ottimo Siena di Sannino e bloccato sull’1-1 in una partita sempre in affanno nonostante il vantaggio iniziale. Un punto che ai giallorossi sa tanto di occasione persa dopo i complimenti rimediati sabato scorso a San Siro.
Il quadro della giornata viene completato dalle vittorie di Lazio, Palermo e Fiorentina.
Reja dopo aver passato tre giorni tra polemiche e indecisioni sul futuro, guadagna tre punti sul sintetico del “Manuzzi” che ridanno momentaneamente serenità ad un ambiente ancora troppo turbolento.
Fiorentina e Palermo invece, dopo le sconfitte esterne, vincono e convincono con un Jovetic tornato al gol dopo più di un anno passato in infermeria e Zahavi, che non sarà Pastore, ma ha stoffa e classe per conquistare il “Barbera”.
Dal gol di Meggiorini a quello di Vitiello, il turno infrasettimanale non si è fatto mancare davvero nulla.
Ma non c’è tempo per riflettere, esaltarsi o disperarsi, fra meno di 48 ore è di nuovo Campionato!
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