Roma, Sabatini attacca l’Argentina: «Lamela non doveva giocare il mondiale Under 20»
La Roma di Luis Enrique fatica a decollare. Contro il Siena è arrivato il secondo pareggio consecutivo, dopo quello maturato contro l’Inter sabato scorso (0 a 0). I tifosi, che già mugugnano per un inizio di stagione mediocre e per una squadra la cui disposizione in campo non convince, non hanno ancora avuto modo di apprezzare le gesta di uno degli acquisti più importanti del mercato estivo: Erik Lamela. Il gioiello argentino, arrivato dal River Plate per 12 milioni di euro (il costo dell’operazione, compresi bonus e tasse, è in totale di 17 milioni) era comodamente seduto in tribuna nelle prime tre partite di campionato. Colpa di un infortunio che ha colpito l’attaccante prima del suo arrivo a Roma, che si è riacutizzato durante il mondiale Under 20 che Lamela ha giocato con la sua nazionale in Colombia, e che ha trasmesso un nuovo episodio della saga pochi giorni prima della gara contro i nerazzurri.
Una situazione che ha fatto infuriare non poco il ds giallorosso Walter Sabatini, che prima della gara pareggiata contro i toscani ha detto: «Per Lamela abbiamo un problema e, magari, quello che dirò costituirà una sorta di denuncia, ma il ragazzo ha partecipato indebitamente al mondiale Under 20. Era infortunato, per lo meno, in partenza poteva farlo, ma poi ha giocato sull’infortunio ed ha pagato un conto salatissimo e, devo dire, lo sta pagando anche la Roma. Avevo chiesto alla federazione argentina di non schierarlo – ha continuato Sabatini -. Invece, il ragazzo è stato mandato in campo ugualmente e oggi fa fatica a riprendere una condizione accettabile, la caviglia lesionata è ancora sofferente. Chiedere un indennizzo? La federazione argentina vuole il pagamento anticipato delle tasse, noi l’abbiamo già fatto, ma non abbiamo ancora a disposizione il giocatore. Adesso Lamela è ai margini, ma ha vent’anni: lo aspettiamo».
Lo aspetta sicuramente il tecnico spagnolo, che necessita di quel pizzico di fantasia in più che in questo momento manca alla Roma. Le scelte dell’ex allenatore del Barcellona B non convincono i tifosi e la società (ma qui tutti tacciono, nascosti dietro la rinnovata fiducia sciorinata dopo ogni partita giocata così e così), ma si va avanti ancora con il nuovo progetto nato dalle ceneri dei diciotto anni di presidenza della famiglia Sensi. Lamela, che sarà ancora fermo ai box nelle prossime settimane, avrà tempo e modo di studiare gli schemi della sua nuova squadra. Dovrà farlo in fretta: la Roma, adesso, ha bisogno (anche) di lui.