Sampdoria: Mihajlovic vuole il riscatto contro il Chievo
Dopo le tre sconfitte consecutive, Mihajlovic vuole tornare alla vittoria e non ne fa mistero nella conferenza stampa che anticipa l’incontro casalingo con il Chievo Verona.

“Anche se io non amo mai mollare, capisco che la salvezza possa aver indotto ad un calo di concentrazione. Abbiamo raggiunto l’obiettivo e siamo calati. Domani dobbiamo riprendere il percorso che abbiamo interrotto”.
Parla degli avversari: “Non sarà semplice contro un Chievo che deve salvarsi e che avrà motivazioni ma per noi può essere davvero la partita dalla quale ripartire. Voglio tornare a vincere perché non possiamo buttare via ciò che di buono abbiamo fatto sino ad ora. Ci sono altri obiettivi, personali e del gruppo, da conquistare”.
Parlando dei singoli: “Maxi Lopez ed Eder non segnano da tanto? Per un attaccante fare goal è fondamentale ma spesso più lo cerchi e più diventa difficile. Okaka? Sta facendo bene e ogni volta che è stato chiamato in causa, ha fatto bene. Loro lo sanno, io giudico gli attaccanti anche da quanto lavorano per la squadra; i goal sono importanti ma la prestazione va valutata nel suo complesso”.
Le ultime partite dovranno dare dei responsi su tanti elementi; su questo argomento il tecnico serbo dice: “Dobbiamo valutare chi merita di ripartire con noi l’anno prossimo. Sono tutti in discussione; io devo ringraziarli per quello che mi hanno dato in questi mesi ma non voglio ulteriori cali di tensione, quindi preferisco si sentano tutti sulla corda”.
A proposito di futuro: “Prima della fine del campionato parleremo con la società di progetti futuri e decideremo, perché per programmare una stagione serve tempo. Qui io sto bene, sono anche legato a questi ragazzi”.
Dubbi di formazione pochi. Fiorillo, dopo il riposo forzato nell’allenamento di ieri dovrebbe tornare al suo posto. “Sarà della partita; ha avuto un piccolo problema al piede ma per un portiere sono più importanti le mani, e le sue stanno bene”.
In chiusura un pensiero all’unisono dei due capitani, Gastaldello e Palombo: “Il Chievo sarà squadra ostica per motivazioni e voglia di vincere, ma noi non possiamo macchiare ciò che di buono abbiamo fatto, quando tutti ci davano per spacciati. Vogliamo vincere”.