Palermo, Zamaprini senza freni: “Punto all’Europa. Voglio un socio per la squadra”
Lunga intervista quella rilasciata da Maurizio Zamparini a La Gazzetta dello Sport.

Il suo Palermo è sempre più vicino alla promozione in Serie A; e molti sono i progetti dello storico presidente che punta a vivere la massima serie da protagonista.
“Avremo l’immagine mia e di Iachini, una squadra operaia, come Borussia Dortmund e Atletico Madrid, che con lavoro e personalità sono andate lontano. Non voglio una finale di Champions, ma quelle caratteristiche. Io punto all’Europa, non a salvarmi. Sto ringiovanendo la società, in tutti i settori, per fare del Palermo un club di livello europeo. Stadio? Quest’anno faccio il centro sportivo: se la burocrazia me lo consente, tra un anno faccio lo stadio. Il progetto è pronto da tre anni: porterei posti di lavoro ed entrate allo Stato e al Comune, eppure… Siamo un paese stupido”.
Giovani a cui, il presidente ha sempre dato fiducia: “Ho sempre puntato sui giovani, come Pastore, Cavani e ora Dybala. Mi piacerebbe vedere qualche giovane della nostra Primavera arrivare in prima squadra, cosa mai successa in 12 anni. I tempi sono cambiati, come il pugilato che è stato ucciso dal benessere: da noi i bambini non giocano più negli oratori e i genitori credono subito di avere campioni per fare soldi”.
Il numero uno rosanero ha colto poi l’occasione per scollarsi di dosso la nomea che lo vede come “mangia allenatori” : “Sono più anziano e più esperto, quest’anno ho fatto il bravo, sono sereno e tranquillo. Per fortuna mia Iachini è sempre stato sotto valutato. Lo conosco meglio di tutti, l’avevo inventato allenatore a Venezia, è umano e in sintonia con i giocatori, cura tutti i dettagli e ha fatto diventare il Palermo una squadra di uomini. Nel calcio ci sono tante etichette: a me dicono che sono sempre arrabbiato, a lui che può solo vincere la B… L’avevo già contattato dopo due giornate, con lui avrò grandissime soddisfazioni”.
Nonostante abbia cambiato molti allenatori, per alcuni di loro il presidente ha comunque belle parole: “Credo ancora che Gattuso possa diventare un buon allenatore, non perché è stato un grande giocatore ma per la serietà dell’uomo. È un caparbio, deve ricominciare da zero, ma guai se dovesse prendere adesso il Milan. Domenica ho visto Atalanta-Genoa e mi son detto ‘guarda Colantuono e Gasperini’… Sono rimasto amico con tutti, come Ventura e Guidolin, oppure Zaccheroni e Spalletti. Solo qualcuno è un po’ bischerone“.
Queste invece le parole di Zamparini su Perinetti: “È in scadenza di contratto, dovremo parlare della questione economica perché dovremo fare attenzione al bilancio. Ho parlato con Ceravolo, valuterò con Perinetti, non escludo nulla: è un osservatore per i giovani, non un ds”.
C’è spazio poi anche per riflettere sul proprio operato di tutti questi anni in rosanero: “Ho fatto molti errori, il primo quando a novembre ho delegato a Lo Monaco la gestione della squadra. Quando sono tornato a febbraio era tardi, siamo stati senza una guida. Lo Monaco sarà un buon ds ma non è un presidente. I viaggi a Beirut? Cerco uno sponsor per il Palermo ma anche finanziamenti per il mio lavoro. Mi auguro di trovare anche un presidente giovane, come al Psg. Io sono stanco, devo trovare un socio. Voglio soldi per il Palermo: con 70 milioni si prende prende la maggioranza e il Palermo può andare in Champions”.
Non risparmia poi qualche ramanzina ai tifosi: “Ne abbiamo troppi di altre squadre, per arrivare ad essere come Napoli ce ne vuole… Si è più attaccati alla vittoria che alla maglia, dobbiamo essere più inglesi, vicini alla squadra a prescindere dalla categoria. Sportivamente l’Italia è incivile”.
Infine una considerazione sul Catania, la cui posizione in classifica è sempre più compromessa: “Mi dispiace. Una delle partite più belle era questa. Mi dispiace per l’amico Pulvirenti. Mi scusino i tifosi, ma aspetto il Catania in A”.