Fair Play finanziario, Wenger: “Sanzioni sofisticate, serve chiarezza”
Il Fair Play finanziario: una cosa buona e giusta, anche se le sanzioni dovrebbe essere più semplici, più chiare e allo stesso tempo più dure.

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Parola di Arsene Wenger, manager dell’Arsenal, che torna sulle sanzioni inflitte dalla UEFA al Paris Saint Germain e al Manchester City, costretti a pagare 60 milioni di euro di multa oltre che a limitare la lista Champions da 25 a 21 giocatori e rispettare un tetto salariare. Wenger, come si evince dalle sue parole, è un chiaro sostenitore del Fair Play finanziario, ma vuole più chiarezza e probabilmente anche più concretezza: “Sono un sostenitore del Fair Play Finanziario, perché penso che ogni club dovrebbe vivere con le proprie risorse come in qualsiasi altra attività. Ma penso che punizioni siano troppo sosfisticate. Vorrei una punizione più semplice che renda più il senso. Si potrebbe risolvere con: accetti le regole quindi giochi la competizione, se non le accetti sei fuori! Se non rispetti le regole devi essere punito. Ma quando la UEFA non vuole cacciare i club dalla Champions deve trovare provvedimenti meno gravi. Per me sono troppo complicati, e le persone vogliono chiarezza”. Parole, quelle del tecnico transalpino, destinate ad aprire un dibattito sulle eventuali punizioni che la Federazione dovrebbe infliggere a chi infrange le regole.