Apoteosi Immobile: è lui il capocannoniere della Serie A 2013-14
Alla fine il verdetto è stato emesso: Ciro Immobile è il calciatore che ha segnato di più nella stagione 2013-14. Nonostante fosse squalificato nella gara con la Fiorentina, è riuscito comunque ad aggiudicarsi il trofeo: Toni (20 reti) e Tevez (19) non sono andati in gol e l’attaccante napoletano è rimasto in vetta nella classifica capocannonieri (22 i centri totali).

Ma guardando i dettagli della conquista di questo trofeo ci si accorge della grandezza dell’impresa della punta nata 24 anni fa a Torre Annunziata, Napoli. Innanzitutto la relativamente giovane età: i suoi diretti concorrenti hanno qualche anno in più ma soprattutto un bagaglio di esperienze molto più ampio. Per citare solo altri 3 bomber della Serie A, Toni ha giocato nel Bayern Monaco ed ha vinto un Mondiale; Tevez ha giocato per diversi top club inglesi ed attualmente milita nella Juventus campione d’Italia; Higuain può vantare diversi anni di contratto (e trofei vinti) con il Real Madrid. Un altro parametro assolutamente non ignorabile è che nessuno dei 22 gol di Immobile sia arrivato da calcio di rigore: c’è da dire che anche Tevez non ha mai segnato dagli undici metri, mentre Toni l’ha fatto per tre volte ed Higuain per ben cinque.
Altro dato interessante è che la coppia d’attacco tutta made in Italy Immobile-Cerci sia risultata la migliore della campagna 2013-14: 35 reti in due, a +1 su quella campione d’Italia Tevez-Llorente e a +3 rispetto al tandem offensivo napoletano Higuain-Callejon. Inoltre l’attaccante in comproprietà tra Torino e Juventus è soltanto alla sua seconda stagione in Serie A. Nella prima, 2012-13, aveva segnato 5 reti con la maglia del Genoa. Come direbbero gli inglesi, last but not least, Ciro porta nuovamente un giocatore della squadra granata ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere: non succedeva dai tempi di Ciccio Graziani.
Tutti questi numeri, oltre ad elogiare il bomber a cui abbiamo dedicato l’articolo, servono anche a Prandelli affinché non abbia più nemmeno l’ombra di un dubbio riguardo alla convocazione di Immobile nella lista ‘finale’ dei 23. I suoi gol devono guidare l’Italia nel cammino verso la finale nel leggendario Maracanà: 8 anni dopo, a nessuno dispiacerebbe se il cielo diventasse azzurro sopra… Rio de Janeiro.