Juventus, il Pagellone 2013/2014: Tévez devastante, bye bye Vucinic
Quella della Juventus è stata una stagione devastante. I bianconeri hanno conquistato il terzo scudetto consecutivo (non succedeva dagli anni ’30) con il record di punti, ben 102.

Noi di SoccerMagazine.it abbiamo deciso di assegnare i voti ai protagonisti della stagione del club di Corso Galileo Ferraris, analizzandone i protagonisti nel dettaglio. Ecco dunque il Pagellone della Juventus 2013/2014:
PORTIERI
Buffon 7: stagione di livello per il portierone bianconero, decisivo in diverse occasioni. Tutto questo lascia ben sperare per il Mondiale in Brasile. (48 presenze, 33 goal subiti)
Storari 7: solo 8 presenze stagionali per lui ma come sempre si è fatto trovare pronto. Certamente il miglior secondo portiere della nostra Serie A, impressionante la sua partita contro la Roma. (8 presenze, 4 goal subiti)
Rubinho s.v.: una sola presenza (gli ultimi 45 minuti nel corso dell’ultima giornata di campionato) ma un grande uomo spogliatoio. Sono anche questi i piccoli dettagli su cui è nata questa grande Juve.
DIFENSORI
Chiellini 7: una buona stagione quella del numero 3 bianconero ma non di certo la sua migliore. Lotta come sempre su tutti i palloni, ma conclude la stagione con la macchia di quella gomitata a Pjanic. (44 presenze, 4 goal, 3 assist, 5 cartellini gialli, 1 cartellino rosso)
Bonucci 6,5: come sempre ha qualche incertezza, ma la sua crescita rispetto all’approdo a Torino è evidentissima. Gioca meno rispetto allo scorso anno, soprattutto in campionato. (44 presenze, 3 goal, 3 assist, 10 cartellini gialli)
Lichtsteiner 7,5: sta fuori quasi 2 mesi per via di uno stiramento ma la sua è comunque una stagione devastante. Sulla fascia è un treno e, grazie all’arrivo di Llorente, è diventato anche un grandissimo assist-man. (36 presenze, 3 goal, 9 assist, 5 cartellini gialli)
Ogbonna 5,5: la sua prima stagione alla Juventus è stata abbastanza difficile, spesso ha dimostrato di non essere sicuro e questa insicurezza l’ha trasmessa a tutto il reparto difensivo. Rimandato. (25 presenza, 4 cartellini gialli, 1 cartellino rosso)
Barzagli 7: lì dietro è sempre la solita sicurezza, anche se in questa stagione è stato frenato dagli infortuni. Quando è sceso in campo, ha sempre regalato prestazioni vicine alla perfezione. (33 presenze, 3 cartellini gialli)

Caceres 6: spesso e volentieri ha sostituito l’acciaccato Barzagli ma in diverse occasioni non è stato all’altezza. L’emblema della sua stagione è stata la partita contro il Real Madrid: partita praticamente perfetta e poi, con due blackout, ha regalato i 2 goal alle merengues. (30 partite, 1 goal, 1 assist, 2 cartellini gialli)
Peluso 6: gioca poco e probabilmente non è un giocatore da Juve, ma raramente va sotto la sufficienza. La sensazione è che questa potrebbe essere la sua ultima stagione in bianconero. (14 presenze, 1 goal, 2 assist, 4 cartellini gialli)
CENTROCAMPISTI
Pogba 7.5: altra stagione straordinaria quella del ‘’Polpo’’, dopo l’exploit dello scorso anno. Numeri di alta scuola ma anche tanta concretezza in mezzo al campo. La Juventus punta a trattenerlo, ma non sarà facile, soprattutto se dovesse brillare anche al Mondiale. Ha chiuso con 9 gol tra campionato e coppe. (51 presenze, 9 goal, 16 assist, 5 cartellini gialli)
Vidal 8: meno appariscente del collega francese, ma tra i primi al mondo per quantità e qualità. Altra stagione da incorniciare per il cileno e anche per lui non mancano certo gli estimatori in giro per il mondo. Se lo scorso anno il bottino da 15 gol sembrava straordinario, quest’anno ne ha messi dentro ben 18. (46 presenze, 18 goal, 6 assist, 12 cartellini gialli)
Pirlo 7.5: l’Andrea Pirlo del primo anno bianconero era difficile da rivedere, ma il regista bianconero piazza un’altra stagione da protagonista con i soliti deliziosi assist e, soprattutto, con innumerevoli perle da calcio piazzato. Il rinnovo per altre due stagioni sembra essere poco più di una formalità. Record di gol, poi, da quando è approdato a Torino: ben 6. (45 presenze, 6 goal, 7 assist, 5 cartellini gialli)
Marchisio 6.5: che fosse un grande giocatore era risaputo, ma dopo questa annata si ha anche la certezza della sua assoluta professionalità. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, in una stagione che spesso lo ha visto partire dalla panchina, a scapito del trio Vidal-Pirlo-Pogba. Quando è stato chiamato in causa non sempre ha brillato, se pensiamo agli standard degli scorsi anni. (43 presenze, 4 goal, 2 assist, 5 cartellini gialli)

Asamoah 7: il ghanese si consacra definitivamente ad altissimi livelli. Assoluto protagonista della fascia sinistra. In un modulo che richiede polmoni d’acciaio e qualità in fase offensiva, punta l’uomo, dribbla, si inserisce. Da rivedere in fase realizzativa. Potrebbe essere uno degli esclusi eccellenti nel cambio di modulo programmato per il prossimo anno. (47 presenze, 2 goal, 6 assist, 7 cartellini gialli)
Padoin 6: Simone è un soldatino sempre pronto all’uso. Destra, sinistra, centro. Anche quest’anno le sue 21 presenze in campionato le porta a casa (con 1 gol). Forse troppo spesso si accontenta di svolgere il compitino. (25 presenze, 1 goal, 1 cartellino giallo)
Pepe s.v.: uno dei beniamini dalle tifoseria bianconera passa altri 9 mesi ai box, per via dei soliti e noti problemi muscolari. Nel finale di stagione si rivede in campo prima con la primavera e poi in prima squadra, ma solo per riassaporare il terreno di gioco. La prossima stagione si capirà quale sarà il suo futuro da calciatore. (3 presenze)
Isla 5.5: una seconda parte di stagione più vivace quella dell’esterno destro di Antonio Conte, ma delle prestazioni viste in Friuli a Torino non se ne ha ancora traccia. La Juventus detiene la metà del suo cartellino, e sta discutendo con l’Udinese il riscatto dell’altra, avendo un obbligo morale con la società di Pozzo. (27 presenze, 2 assist, 1 cartellino giallo)
ATTACCANTI
Tévez 9: l’attaccante argentino ha sbalordito tutti. È arrivato in Italia non certo reduce da stagioni esaltanti, ed è qui che sta vivendo una seconda giovinezza. Per lui 21 gol (dopo i 15 complessivi degli ultimi due anni), assist a grappoli, prestazioni mostruose e pressing per 90 minuti ad ogni match. Unico neo, una sola rete in Europa. (48 presenze, 21 goal, 10 assist, 6 cartellini gialli)
Llorente 8: arrivato a Torino tra lo scetticismo di tifosi ed addetti ai lavori, l’attaccante spagnolo mette tutti a tacere, dopo qualche settimana di ambientamento, con tanti gol ed un gran lavoro per la squadra. Al contrario di quello che potrebbe far immaginare la sua stazza, l’ex Athletic mostra anche piedi molto aggraziati. (45 presenze, 18 goal, 5 assist, 3 cartellini gialli)
Giovinco 6.5: la ‘’Formica Atomica’’ stenta per tutta la prima parte della stagione, con tanto di contestazione dei tifosi bianconeri. Antonio Conte lo difende a spada tratta e lo lancia nella mischia appena può. Lui inizia a rispondere con prestazioni convincenti, ma i gol continuano a scarseggiare. (30 presenze, 3 goal, 6 assist, 2 cartellini gialli)

Vucinic 5: stagione complicata quella del montenegrino. Perde il posto da titolare a spese di Fernando Llorente e quando viene chiamato in causa spesso passeggia per il campo. A gennaio è ad un passo dall’Inter, ma poi salta tutto. Resta e continua a stentare fino a maggio. (18 presenze, 2 goal, 1 assist, 3 cartellini gialli, 1 cartellino rosso)
Quagliarella 5.5: lascerà la Juventus e lo farà nel peggiore dei modi: relegato dal tecnico a quinto attaccante dopo essere stato anche escluso dalla lista per l’Europa League. Quando vede il campo non sfigura. (23 presenze, 4 goal, 2 assist, 1 cartellino giallo)
Osvaldo 6: arrivato a Gennaio dopo i mesi difficili al Southampton, incide subito segnando sia all’andata che al ritorno contro il Trabzonspor poi si perde. Torna alla grande segnando il goal vittoria, al 94°, contro la Roma. (18 presenze, 3 goal, 1 assist, 1 cartellino giallo)
ALLENATORE
Conte 8,5: dopo un campionato concluso a 102 punti gli si può criticare ben poco ma il brutto modo con il quale non ha passato il (facile) girone di Champions gli costa un voto in meno. In Europa League il cammino è stato buono, anche se con il Benfica si poteva osare di più.
SOCIETÀ 9,5: il merito di queste grandi vittorie è anche grande merito della Società, che anche quest’anno ha portato in bianconero giocatori importanti (Tévez-Llorente) spendendo meno di 10 milioni.
A cura di Alessandro Davani e Francesco Maiorino.
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