Milan, Pippo Inzaghi non si sbilancia: “Se il club mi chiamerà ne sarò felice”
Filippo Inzaghi, ormai prossimo a sedere sulla panchina del Milan per la prossima stagione, giunto a Milanello per dirigere l’allenamento della squadra primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “MilanNews.it”.

Ecco le sue parole: “Ci tenevo a dire che sono qui a dirigere la Primavera perché sono l’allenatore della Primavera fino al 30 giugno 2016, non ho avuto altre comunicazioni a riguardo fino ad ora, se non quello che è stato scritto. Sono un dipendente Milan, chiaro che se il Milan mi chiama per altre mansioni sono ben felice, se no rimango ad allenare la Primavera come ho sempre fatto, oggi sono qui apposta. Se non ci saranno ulteriori comunicazioni dirigerò anche al Torneo Dossena dove noi siamo in ballo e saremo presenti, stiamo preparando questo. Emozionato da quello che leggo? Chi non prova emozione da quello che si legge, il Milan è la mia vita, la mia storia, ho smesso di giocare per il Milan, tutto quello che mi dice il Milan faccio. Per cui vediamo quello che succederà, sono un loro dipendente fino al 2016, potevo andare via, sono stato costretto a rimanere volentieri perché avevo un contratto. Mi va di proseguire su questa strada, se mi sarà comunicato qualcosa bene, altrimenti sono fiero di continuare ad allenare questi ragazzi”.