Live – Cesare Prandelli e Giancarlo Abete rassegnano le dimissioni
Cesare Prandelli ha rassegnato le sue dimissioni.
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“Ho parlato con il presidente federale e con Demetrio Albertini, rassegno le mie dimissioni”, queste le parole di Prandelli nella conferenza stampa post Italia-Uruguay.
Giancarlo Abete, presente in conferenza, commenta subito: “Prandelli ha rassegnato le dimissioni, io convocherò un consiglio federale al mio ritorno per discutere la questione, spero che lui le ritiri perchè dei risultati come un secondo posto agli Europei e un terzo posto in Confederations Cup non sono risultati da nulla” e aggiunge “Io da parte mia rassegno le mie dimissioni, irrevocabili. E’ una decisione che avevo già preso prima del Mondiale, che prescinde dal risultato sportivo dell’Italia. Ciò non significa che lascerò il mondo della politica sportiva, anzi mi impegnerò più di prima nel mondo dello sport. L’11 di agosto o appena dopo convocherò l’assemblea per far si che alla ripresa del campionato ci sia una nuova dirigenza. Chiunque sarà il nuovo presidente federale, avrà tutto il mio appoggio. Me ne vado con l’amarezza del tifoso e con la serenità di aver fatto tutto il possibile”.
Poi continua Prandelli: “Le mie dimissioni sono irrevocabili, perchè non è stato un progetto tecnico vincente. Quando un progetto tecnico fallisce è giusto che ci si prenda le proprie responsabilità. Avevamo camuffato bene in quattro anni i problemi del calcio italiano, ma dopo la firma del contratto ci siamo trovati in Italia di fronte a delle aggressioni verbali, siamo diventati quasi un partito politico: ci siamo sentiti dire che prendiamo soldi dai contribuenti, ma io non ho mai rubato i soldi ai contribuenti, ho sempre pagato le tasse, possono andare a testa alta. Se ho sbagliato mi prendo le mie responsabilità, ma non voglio sentirmi dare del ladro”.
Quando l’Italia ha perso la qualificazione: “Abbiamo preso nella gara contro la Costa Rica, lì non siamo stati bravi a costruire”.
Il morso di Luis Suarez a Chiellini: “Le immagini di Suarez non le ho viste, ma ho visto i segni che ha Chiellini. Peccato, perchè nel calcio devi saper accettare le sconfitte, ma quando sono determinate da scelte sbagliate, diventa difficile commentare”.
Quale futuro per il calcio italiano: “Bisogna avere un progetto tecnico che parta dai settori giovanili. Ci vuole la volontà di svoltare, da parte di tutti. Ci vorrebbe più collaborazione da parte dei club, ci vuole amore per la Nazionale. Quando siamo partiti, quasi ci vergognavamo: insulti, fischi, critiche, a mai finire. Siamo una delle poche Nazionali che partono senza il supporto dei tifosi, li dobbiamo sempre conquistare partita dopo partita. Fischiamo il nostro inno, non abbiamo più un senso patriottico: dobbiamo tornare ad insegnare i veri valori nei settori giovanili”.
Prova TV: cosa pensa del suo utilizzo in futuro? “La partita di oggi ha detto che un’espulsione ingiusta ha condizionato la nostra qualificazione. A questi livelli, sono convinto che dovremmo usare più mezzi possibili per non sbagliare, perché in questi contesti uno sbaglio può causare un fallimento. Ci sono tanti e troppi interessi in gioco”.