Russia, Kokorin: “Non contava giocare bene, bisognava fare risultato”
Anche la Russia di Fabio Capello ha detto addio ai Mondiali 2014.

I sovietici non sono riusciti a vincere il match decisivo del girone H contro l’Algeria: l‘1-1 finale ha fatto entrare nella storia le Volpi del deserto e ha gettato nel baratro i russi che escono dalla competizione con solo due punti totalizzati nelle tre gare disputate contro la Corea del Sud, il Belgio e gli africani allenati da Vahid Halilhodzic . Inevitabilmente la squadra è finita sotto una pioggia di critiche soprattutto per il gioco espresso durante la rassegna. Ma Alexander Kokorin non ci sta e, ai microfoni di ‘Izvestia’ dichiara che l’obbiettivo principale della Russia era quello di fare risultato: “In Brasile un sacco di squadre famose sono andate a casa. Noi volevamo andare ai playoff ma non ci siamo riusciti purtroppo. Calcio troppo difensivo? Tutti vogliono il bel gioco, ma la cosa principale nel calcio è il risultato. Oggi abbiamo cambiato schema perchè eravamo costretti a vincere” – ha detto Kokorin in seguito alla partita contro l’Algeria.