Lazio, Mauri: “Riparto dal campo, abbiamo voglia di riscatto”
Stefano Mauri, il capitano della Lazio, dopo lo scorso anno in cui ha dovuto dare forfait a gran parte della stagione per una squalifica relativa al filone del calcioscommesse, è pronto a ripartire al meglio, in vista della prossima stagione.

Ecco le parole di Stefano riportate da LaLaziosiamonoi:
Stefano da dove si riparte? “Si riparte da capo, abbiamo voglia di riscattarci. Non guardiamo al passato, lavoriamo per una stagione di soddisfazioni”.
Che ne pensi della Lazio che sta nascendo? “Sono entusiasta di questa nuova avventura. Il nuovo staff mi sembra preparato, ci trasmettono il loro entusiasmo. Ottimo punto di partenza”.
Pioli come lo hai trovato? “Dà tantissime direttive in campo, è importante avere una guida preparata. Sarà importante per noi capire quello che vuole. Allo stesso tempo dovrà essere bravo lui nel comprendere al meglio e far fruttare le nostre capacità”.
In un anno si è ribaltato il mondo. Ora in casa giallorossa c’è euforia, meno in quella biancoceleste. “Penso che lo scorso anno eravamo col morale alle stelle. Quest’anno si è ribaltato tutto. Dobbiamo fare come ha fatto la Roma lo scorso anno. Lavorare sul campo e portare risultati domenica dopo domenica. Voglia ambire ai posti di vertice”.
Una cartolina di un momento felice “Ne ho vissuti parecchi: dall’approdo in Champions alle due Coppe Italia vinte, l’ultima tralaltro nella stracittadina. Sono momenti indelebili”.
Il mercato è ancora aperto. Temi che da qui alla fine della sessione qualche big possa partire? “In questi primi mesi la dirigenza ha messo a segno 3-4 colpi importanti. Siamo in attesa dei nazionali dalle vacanze. La società sta trattando altri buoni giocatori. Manca ancora un mese di mercato, spero che la società riuscirà a trattenere tutti i più forti in rosa. L’obiettivo è rientrare in Europa”.
Sono tanti i giovani aggregati alla prima squadra in Cadore. Chi ti ha più impressionato finora? “Ce ne sono tanti di buona prospettiva. Cataldi probabilmente è un gradino sopra gli altri per via del prestito già maturato a Crotone. Gli altri hanno qualità, passare dalla Primavera alla prima squadra non è semplice, dovranno esser bravi nel carpire i movimenti dai più esperti”.
Il tecnico sta lavorando sul 4-3-3. Tu puoi ricoprire diverse posizioni. “Ho dato la mia disponibiltà a Pioli. Posso giocare in qualunque ruolo dalla cintola in su. Lo scorso anno ho giostrato anche da finto attaccante, per necessità. Non è il mio ruolo, anche se mi è piaciuta l’esperienza. Non ho alcun problema ad adattarmi, posso giocare da intermedio di centrocampo o da esterno d’attacco. È chiaro che la posizione che prediligo è quella di trequartista”.
Keita, Anderson e Djordjevic. Dal primo ci si attende la conferma, dal brasiliano l’esplosione. L’attaccante sarà tutto da scoprire. “Per Keita il compito sarà più arduo, ora tutti lo conoscono, il secondo anno di Serie A non è mai semplice. Dovrà continuare a lavorare, per sè e per la squadra. Felipe Anderson ha grandi qualità, viene da un anno difficile, ma può far davvero bene. Ha i colpi, dall’allenamento deve trasferirli nei 90′. Ha bisogno di tranquillità. Djordjevic è un generoso, non molla mai ed ha avuto un grande impatto con l’ambiente. Partecipa alla fase di non possesso, è il nostro primo difensore. Saprà farsi amare dalla piazza”.